Calling Elvis (is anybody home?)
Altro tour, altra corsa. Contro il tempo, contro le intemperie, contro i borseggiatori, contro i pasti pantagruelici, contro tutta una serie di impedimenti che, al confronto, i 400 ostacoli delle Olimpiadi sono una "passeggiata de' salute". Credetemi.
E, in tutto questo, il tentativo di rendere le cose più pacate e godibili, di rallentare il ritmo, perché chi è in vacanza si goda la vacanza ed io non mi faccia venire i capelli bianchi prima del tempo (ché già nella famiglia di mia madre sono tutto un po' precoci, da questo punto di vista).
Tra una decina di giorni, sarò di nuovo a Firenze, per cominciare un altro tour di Grand Circle, di quelli terra+crociera+terra (anzi, terroir, è francese vinicolo) che ormai mi occupano più di qualche mese ogni anno nel vecchio continente.
E, come richiesto dalle procedure di questa compagnia americana, comincio con e-mail e telefonate alle persone che viaggeranno con me. Per presentarmi, per parlargli del tour, per dargli un po' di indicazioni e per rispondere alle loro eventuali inquietudini.
L'e-mail, quella è facile: una volta scritta, va solo aggiustata al mese in cui il tour si svolge ed all'hotel in cui si pernotterà all'inizio; poi, ti accerti di aver inserito l'indirizzo corretto, recuperato (un po' scomodamente, devo ammetterlo, nell'epoca dell'automazione) a mano dal PDF che contiene i dati dei membri del gruppo, e pigi il bottone INVIA, sperando che a tale azione corrisponda una reazione (l'effettivo invio). Se il destinatario non ha filtri automatici in funzione, 99% delle volte il messaggio arriva, e molto spesso arriva pure una cortese risposta in cui vieni ringraziato per la messe di informazioni che hai inviato (le mie lettere di presentazione sono lunghe, perché piene di dettagli, che poi ognuno sceglie o meno di leggere e/o fare suoi).
Il problema sono le telefonate. Perché devi tenere conto prima di tutto della differenza di fusi orari, per non rischiare di svegliare le persone che poi ti odieranno per due settimane di fila; poi, dei maledetti filtri robotizzati che molti americani hanno applicato ai loro numeri telefonici, stufi di continuare a ricevere chiamate pubblicitarie e/o truffaldine, ma che in pratica bloccano tutto quello che non riconoscono (ed io, chiamando via Skype ché se no mi costerebbe una fortuna, ricado nella categoria di quelli con il numero telefonico sospetto). Devi parlare inglese (bene, ché al telefono i gesti servono poco), essere informativo e spiritoso e cortese allo stesso tempo; e, soprattutto, tener conto che devi chiamare parecchie persone, e che quindi non puoi restare al telefono per ore con la stessa.
Ecco, tieni in equilibrio tutte queste palle mentre il telefono suona dall'altra parte dell'oceano, tu speri che non ti scatti RoboCall lasciandoti fuori (oggi è successo 3 volte) e poi - quando Elvis dall'altra parte ti risponde - hai dai 5 ai 10 minuti di tempo per infondere fiducia in gente che di te conosce solo quello che gli hai scritto nella e-mail... a volte mi sento un po' piazzista, in queste cose (ma fa parte del lavoro bizzarro che mi son scelto), allo stesso tempo annotandoti tutte le possibili richieste o indicazioni che loro vogliono condividere con te. E vai avanti così, fino a che non li hai contattati tutti, o almeno fino a che non hai fatto un ragionevole numero di tentativi per contattarli tutti.
Quel che ti rimane, alla fine, è la battuta spiritosa fatta da uno dei tuoi contatti, su un messicano che non riesce a comprare dei calzini negli Stati Uniti perché non sa come si chiamano in inglese. Ci pensi su, ti fai un'altra mezza risata, e vai a letto ché ormai è tardi, ed il tour è ancora di là da venire.
Pagine che potrebbero interessarti
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserita il 21/04/2016
visualizzata 2076 volte
commentata 0 volte
totale pagine: 542
totale visite: 1482707
Cerca nel blog
Cerca tra i contenuti pubblicati nel blog:
Categorie
Cerca tra le categorie presenti nel blog:
Pagine più recenti
- Memories (to the Moon and back)
- Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- Nandu 2020 - profondo sud
- Nandu 2020 - Natale con i tuoi, oppure con chi vuoi
- Nandu 2020 - tanti condor, ma niente puma, sotto le Torri
Pagine più lette
- Memories (to the Moon and back)
- Cremazione, alcuni dubbi risolti...
- Se saprai starmi vicino
- La patrino kiu nur oferas simplajn brakumadojn
- Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
Pagine più commentate
- Lei verrà... io ne ho già sete (25)
- GoT3 - The rains of Castamere (15)
- Game of Thrones - inizio terza stagione (12)
- Benedetto papa, ti sei dimesso? (11)
- Spedire un fax senza fax si può... basta internet (10)
- Cremazione, alcuni dubbi risolti... (10)
Ultimi commenti
- nadia nardi su Esame accompagnatore turistico: nozioni tecnica valutaria e doganale
- massielena su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- anna broll su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- Daniele su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- Anna Schiatti su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires