Dimenticata in fretta Esmeraldas (una palla di città, nel profondo nord-ovest; ci ero andato perché è la patria della Marimba, musica tipica della comunità negra ecuadoriana, ma non se ne trova traccia ora che i festeggiamenti annuali sono finiti e la città non offre nient'altro), mi son fatto 7 ore di bus a/c per arrivare a Quito (l'attraversamento della cordigliera è stato interessante, le nubi ovunque offuscavano la vista circondando le foreste fittissime).

Quito è un pò come La Paz (in alto, e tante case), spaparanzata peró su di una superficie maggiore; questo fa sì che non ci siano pendici di monti completamente ricoperti di lucette la notte, ma anche che girarla a piedi (eccetto il centro storico) sia un'utopia; a ció, si aggiunge il fatto che da quando sono arrivaot piove ogni pomeriggio... vabbè!

Sono ospite di alcuni amici di SERVAS (in questo Paese ce ne sono solo tre membri!), lui giornalista e lei ostetitrica-psicologa, entrambi "compagni" impegnati in tutte le lotte di rivendicazione per i più poveri (e per sè stessi: alcuni anni fa son riusciti a salvare un parco cittadino dalla speculazione edilizia, e ci han fatto costruire per una 60ina di famiglie - inclusa la loro - degli alloggi popolari).

Oltre ai soliti monumenti-strade-piazze e amenità varie, sto visitando siti alternativi: ieri, una mostra fatta da un architetto di modellini ispirati alla serie Guerre Stellari e costruiti con materiale di riciclaggio. Lui, appassionato di fantascienza, ha unito la sua professione al suo hobby e ora offre corsi ai bambini che vogliano imparare a costruirsi i loro giocattoli da materiale che altrimenti verrebbe buttato. I modellini (scene intere di tutti gli Episodi) sono ben fatti, e un tocco di umorismo che lui aggiunge non guasta il risultato (mi è piaciuto molto Anakin che gioca con due bamboline, una rappresentante Darth Vader!).
Tra i Jedi rappresentati, uno ha una storia particolare: è ispirato infatti ad una leggenda ecuadoriana, che racconta come un personaggio mitico armato di un bastone che "emette scintille e scariche" combattè contro i conquistadores in favore delle popolazioni della selva...

Oggi, nuovi cavalieri raggruppati in associazioni di "eco-turismo" cercano di convicere i visitatori a tralasciare i siti "di grande attrattiva" e a vivere un'esperienza in comunità locali, effettuando lavoro volontario e allo stesso tempo arricchendosi e conoscendo in un modo diverso l'Ecuador. Il trucco sta nel trovare l'associazione giusta (perché di presunte tali ce ne sono molte... troppe!).

Domani, se tutto va bene, vado a la Mitad Del Mundo, villaggio sorto giusto giusto sulla linea equatoriale (a sproposito: per un paio di giorni, mentre stavo ad Esmeraldas, mi son trovato dopo più di un anno nel vostro emisfero... ora sono a sud di nuovo).