Insieme a Claudia, la mia nuova collega sarda, con la quale da domani affronterò il tour Tropicbird di Journey Latin America, oggi mi ha raggiunto qui a Granada, ridente città coloniale del Nicaragua, un pacchetto pieno zeppo di messaggi augurali.

Inviati da chi, direte voi? Ma da quell'allegra combriccola che ho lasciato a casa, ovviamente: dovendo mia sorella recapitarmi la carta di credito sostitutiva di quella che mi era stata rubata (e qui ci sarebbe da aprire una parentesi ben grande per parlare del completo disservizio di corrieri come DHL e Fedex, che si rifiutano di spedire carte di credito all'estero), ha approfittato dell'occasione per costr...invitare il resto della famiglia a scrivermi. E a quanto pare tutti, ad eccezione di Davide che evidentemente non era in zona (oppure è riuscito a scantonare), hanno partecipato: da mia madre, che mi augura una buona vacanza in attesa del prossimo tour (grazie, ma', però la vacanza è già finita, e domani si ricomincia), ad Anna, tutta preoccupata per la mia salute e che spera di non attaccarmi la pertosse via lettera (mi sa proprio che questa storia delle e-mail con virus si è allargata un po' troppo... tranquilla, Anna, non c'è pericolo!), alla stessa Chiara, artefice della sorpresa.

E, poi, la new entry: Marco, il piccolo Marco, che seppure con qualche incertezza nel tratto - comprensibile, vista la giovane età - non solo mi ha mandato i suoi saluti, ma mi ha pure fatto un ritratto che, al confrontto, Picasso e Dalì non capivano un Cubo.

Davvero un bel regalo di compleanno, Natale e anno nuovo in anticipo, che ora entra a buon diritto a far parte della piccola collezione di lettere che porto sempre con me (collezione inaugurata da Elizabeth, ché noi si ha questo vizio di lasciarci messaggi in giro per l'America, sempre che si riesca a trovare una base affidabile), ovviamente avvolte in una busta di plastica perché... non si sa mai.

Quindi, da questa ridente cittadina coloniale, che ora è quasi mezzanotte ed ha smesso di ridere, grazie mille! :)