Grande musica, ieri sera, nel piazzale della Vittoria a Monte Berico (VI): Angelo Branduardi ha suonato, sotto un cielo minaccioso di pioggia, le sue laudi di San Francesco, oltre ad alcuni dei suoi successi più noti (compresa la filastrocchica e, per l'occasione, velocizzata Fiera dell'Est).
Temevo il pienone, così armato di libro ed iPod (devo ricordarmi di scriverne, prima o poi) ho preso posto già alle 19, ovvero un paio di orette prima dell'inizio del concerto. Ciò mi ha permesso, se non altro, di godermi il soundcheck ed un po' di pioggia, cose che non fanno mai troppo male. Anzi: ho avuto la possibilità di scoprire che Branduardi, anche durante le prove, durante le quali uno forse ha il diritto di mostrarsi più stressato o rude, è una persona gentile e cortese come poi è apparsa sul palco (specie quando non ha mandato accagare gli inutili oratori finali, dilungatisi ben più dei 10 secondi che avrebbero necessitato per salutare e ringraziare).

Il concerto è stato molto bello, le musiche favolose, e come faceva notare la pecora Andrea pareva proprio che i musici (inspecie il batterista) se la godessero un mondo (e ci credo: c'aveva pure il Goooongggg!); l'unico appunto potrebb'essere sulla poca musicalità di alcune delle Fonti di San Francesco, ma del resto anche Branduardi l'aveva fatto notare fin da subito.

Ho filmato un po' di cose, conto di renderle disponibili qui e su YouTube al più presto.

Gli altri angeli di cui parlo nel titolo si riferiscono ad una canzone del gruppo messicano Mana, la cui musica ho conosciuto in Venezuela un anno fa (sigh, già un anno fa!) e che ho recuperato un paio di settimane addietro... è una canzone dedicata a Chico Mendez, il siringueiro sindacalista che si batteva contro la distruzione e l'ipersfruttamento in Amazzonia e che fu per questo assassinato sulla porta di casa. È' una bella canzone, piena di sentimento e di musicalità, come molte dei Mana. Godetevela, la trovate nella sezione MEDIA del sito. E, ascoltandola, volgete lo sguardo per un attimo verso il più vicino albero, e pensate a Chico.