Cara Valentina il tempo non fa il suo dovere...

C’erano una volta Charlie Brown, Lucy, Linus, ma soprattutto c’era Snoopy. E c’era questa cosa di San Valentino, che il buon vecchio Charlie spediva cartoline d’auguri alla ragazzina dai capelli rossi, e poi aspettava ore davanti alla cassetta della posta, inesorabilmente vuota; mentre Snoopy, il suo cane, gongolava e ballava sul tetto della cuccia, aprendo e leggendo tutti i messaggi ricevuti dalle sue fan.

...perchè dai miei trent’anni ti aspettavi un uomo
col senso del dovere...

Poi, il mondo si è evoluto, e i messaggi ora arrivano persino dallo spazio: l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) ha messo on-line nel proprio sito una serie di immagini riprese dai suoi strumenti, di stelle e galassie e dettagli terrestri pronte da inviare alla/e persona/e amata/e, magari accompagnate da qualche parola di circostanza.

...perchè chi s’innamora non deve dirlo a nessuno
oppure un’imprudente enfatica demenza
nel farti le carezze girata dall’altra parte...

Rimane, ovviamente, l’opzione silenzio. La scelgono in molti, a quanto pare. Ma l’eco nella cassetta delle lettere, seppur virtuale, è fragoroso, e può disturbare il sonno, quindi meglio riprendere in mano carta e penna (o, se preferite, tastiera e schermo) e scrivere... Scrivere... Scrivere...

...E scrivere d’amore, e scrivere d’amore anche se si fa ridere
anche quando la guardi, anche mentre la perdi quello che conta è scrivere;
e non aver paura non aver mai paura di essere ridicoli;
solo chi non ha scritto mai lettere d’amore fa veramente ridere...

[si ringraziano Max Gazzé e Roberto Vecchioni per le loro canzoni, e si fanno gli auguri a Valentina Casarotto perché, non dimentichiamolo, questo è pure il suo onomastico]