Il regno della giungla
È stato estenuante, ma sono sopravvissuto. Certo, la macchina fotografica è ancora calda (3,5 rullini da 36 pose in 3 giorni), ed i miei piedi pure (nonostante il motoricchio di Lack, le mille scalinate dei vari templi me le sono fatte ovviamente a piedi), ma - ragazzi! - ne è valsa la pena.
Dopo la foto di rito per il biglietto valido 3 giorni (40 dollari, un'esosità!), ci siamo lanciati in Angkor Thom, la capitale di uno dei regni più importanti e floridi della Cambogia. I templi ed i palazzi lì fioriscono come le margherite sulle cacche delle mucche; soprattutto il Bayon (vedere http://www.angkor-net.de/english/index-e.html oppure http://www.mongabay.com/thai_bayon.htm ), con le sue 54 facce sorridenti placide, mi ha lasciato un profondo sentimento di stupore per tanta bellezza (tanto che ci sono tornato il giorno dopo).
Poi, usciti dalla cittadella, siamo andati a vedere il Ta Phrom ( http://www.orcaloca.it/cambodia/angkor.php , e anche http://www.geocities.com/TheTropics/4602/cambogia.html ), soffocato ed avvinto alle piante in modo tale che ricorda le case degli elfi del Signore degli Anelli; lasciandoci Angkor Wat per il mattino seguente, abbiamo deciso di lanciarci nel cosiddetto Gran Tour, al contrario, riuscendo a schivare le torme di giapponesi e vedendo in un pomeriggio Banteay Kdei, Sras Srang, Pre Rup, Mebon Orientale, Ta Som, Preah Neak Pean e Preah Khan.
Il mattino seguente, sveglia alle 4:15 (Lack arriverà con un ritardo di 35 minuti, che gli si fulmini la candela del motorino!) per andare a vedere l'alba ad Angkor Wat. Lo spettacolo non è niente male, anche se il sole è un pò velato, ed Angkor Wat è imponente. Anche troppo: sembra un palazzo troppo grande, e perde sicuramente in originalità nei confronti di alcuni dei templi visti ieri. Decidiamo poi di andare a visitare Banteay Srei e il Fiume dei 1000 Linga (leggi: falli), a più di 45 km di distanza (su strada più o meno asfaltata... il sedere mi fa ancora male!). Tornati indietro, facciamo una capatina al Baray Occidentale, un vascone enorme (circa 8 x 2,3 km) scavato da migliaia di sudditi khmer, e poi - in contemporanea all'inizio della pioggia torniamo alla guesthouse. Il pomeriggio lo passiamo io tra internet e massaggio rilassante dai ciechi, e Lack dormendo (credo).
In serata andiamo all'ospedale pediatrico per assistere al concerto di BeatOCello (vedi notizia seguente), ma lui è in svizzera a chiedere soldi al governo e perciò ci vediamo un video sulla Cambogia e sull'ospedale (non così tragico come potrebbe sembrare).
Oggi, abbiamo terminato il giro con il Complesso di Roluos, una serie di templi a sudest di Siem Reap, e con il Baksei Chmakrong. Poi siamo tornati ad Angkor Wat, dove sono rimasto 4 ore a parlare con monaci e novizi e a sonnecchiare (diciamo che guardavo il panorama...) aspettando il tramonto.
Domani sosta di rilassamento, e poi penso di partire per Battabang, seconda città della Cambogia.
Dopo la foto di rito per il biglietto valido 3 giorni (40 dollari, un'esosità!), ci siamo lanciati in Angkor Thom, la capitale di uno dei regni più importanti e floridi della Cambogia. I templi ed i palazzi lì fioriscono come le margherite sulle cacche delle mucche; soprattutto il Bayon (vedere http://www.angkor-net.de/english/index-e.html oppure http://www.mongabay.com/thai_bayon.htm ), con le sue 54 facce sorridenti placide, mi ha lasciato un profondo sentimento di stupore per tanta bellezza (tanto che ci sono tornato il giorno dopo).
Poi, usciti dalla cittadella, siamo andati a vedere il Ta Phrom ( http://www.orcaloca.it/cambodia/angkor.php , e anche http://www.geocities.com/TheTropics/4602/cambogia.html ), soffocato ed avvinto alle piante in modo tale che ricorda le case degli elfi del Signore degli Anelli; lasciandoci Angkor Wat per il mattino seguente, abbiamo deciso di lanciarci nel cosiddetto Gran Tour, al contrario, riuscendo a schivare le torme di giapponesi e vedendo in un pomeriggio Banteay Kdei, Sras Srang, Pre Rup, Mebon Orientale, Ta Som, Preah Neak Pean e Preah Khan.
Il mattino seguente, sveglia alle 4:15 (Lack arriverà con un ritardo di 35 minuti, che gli si fulmini la candela del motorino!) per andare a vedere l'alba ad Angkor Wat. Lo spettacolo non è niente male, anche se il sole è un pò velato, ed Angkor Wat è imponente. Anche troppo: sembra un palazzo troppo grande, e perde sicuramente in originalità nei confronti di alcuni dei templi visti ieri. Decidiamo poi di andare a visitare Banteay Srei e il Fiume dei 1000 Linga (leggi: falli), a più di 45 km di distanza (su strada più o meno asfaltata... il sedere mi fa ancora male!). Tornati indietro, facciamo una capatina al Baray Occidentale, un vascone enorme (circa 8 x 2,3 km) scavato da migliaia di sudditi khmer, e poi - in contemporanea all'inizio della pioggia torniamo alla guesthouse. Il pomeriggio lo passiamo io tra internet e massaggio rilassante dai ciechi, e Lack dormendo (credo).
In serata andiamo all'ospedale pediatrico per assistere al concerto di BeatOCello (vedi notizia seguente), ma lui è in svizzera a chiedere soldi al governo e perciò ci vediamo un video sulla Cambogia e sull'ospedale (non così tragico come potrebbe sembrare).
Oggi, abbiamo terminato il giro con il Complesso di Roluos, una serie di templi a sudest di Siem Reap, e con il Baksei Chmakrong. Poi siamo tornati ad Angkor Wat, dove sono rimasto 4 ore a parlare con monaci e novizi e a sonnecchiare (diciamo che guardavo il panorama...) aspettando il tramonto.
Domani sosta di rilassamento, e poi penso di partire per Battabang, seconda città della Cambogia.
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inserito il 31/08/2003
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