Durante le mie lunghe dissertazioni con i monaci buddisti (o aspiranti tali), non ho raggiunto l'illuminazione ma almeno ho aumentato il mio bagaglio di conoscenze al riguardo. Ecco quindi alcune di tali particolarità:
- i monaci buddisti vestono con una stoffa solitamente arancione, anche se ci sono variazioni nello spettro del rosso e del giallo pare dovute a problemi di lavatrice
- molte famiglie che non sanno come tirar su un figliolo lo mandano a fare per un pò il monachello, permettendogli così di studiare
- un novizio in pagoda costa alla sua famiglia circa 25-30 dollari al mese (in Cambogia)
- molti novizi non si curano del voto di castità, in quanto sanno che al termine dei 7 anni previsti (a volte, anche prima), ritorneranno alla vita attiva (compresa quella di cucador); al contrario, ai monaci la cosa a volte pesa assai
- i monaci non possono aver contatti fisici con le donne (tranne che in caso involontario e fortuito); lo stesso dicasi per le monache con gli uomini
- i monaci alle 6 del mattino giran scalzi per la città con un contenitore per ricevere le offerte di cibo della gente; in SriLanka, la gente il cibo lo porta(va) direttamente al tempio
- il novizio studia al mattino ed al pomeriggio, e nel tempo libero fa le pulizie del tempio; tra le materie: matematica, geografia, storia e lingue straniere (inglese e giapponese, perlopiù)
- ai monaci piace solitamente parlare con gli stranieri, n pò per curiosità ed un pò per affinare le loro conoscenze linguistiche
- i monaci sono molto rispettati (in alcuni paesi, hanno persino il posto riservato su bus e treni)
- i monaci non sono necessariamente poveri, anche se teoricamente dovrebbero aver fatto voto di povertà donando tutto al tempio
- i monaci, contrariamente alla credenza popolare, non vengono tutti da Montecarlo