Sei qui: i miei viaggi » OltreIlGiardino: un giro del mondo in 800 giorni » Brasile » La piazza, le sirene ed i caschi blu
La piazza, le sirene ed i caschi blu
Manaus è strana, quantomeno. È divisa tra la piazza Sao Sebastiao, dove maestoso s'erge il teatro dell'Opera, e tutto il resto. Mi dicono che il restauro dell'area centrale è iniziato solo da un paio d'anni, e che quindi lentamente comprenderà altre zone; ma la sensazione che la parte "turistica" è l'unica curata rimane... basta guardare da uno dei ponti che danno su rii ora in secca dove la spazzatura (credo) si sta riproducendo... mai vista Venezia con la bassa marea? Ecco, qualcosa di simile, ma con molto più calore e umidità.
L'Opera, o Teatro Amazonas, è davvero fantastica, i baroni del caucciù che la fecero costruire con materiali e stile europeo fecero davvero un gran lavoro e un ottimo regalo alla città: ogni giorno spettacoli, spesso gratuiti (l'altra sera ho assistito ad un doppio concerto, seduto insieme agli altri spettatori e ai musici sul palco, ammirando gli spalti vuoti e illuminati a giorno), invogliano ad avvicinarsi alle varie espressioni artistiche che vi trovano ospitalità. D'intorno, nella piazza, durante i fine settimana sorgono altri palchi, e di nuovo attori e musicisti allietano pomeriggi e serate.
Il Palazzo del Governatore e il Museo Do Indio, assieme alla chiesa di Sao Sebastiao (strana chiesa: gestita da una qualche confraternita, contiene soffitti ed un altare - sostenuto da due mani che s'aprono - molto belli, e manca di una delle due torri perché affondò nel fiume durante il trasporto, ma quel che mi colpisce è il piccolo rapporto economico per i mesi di luglio-agosto-settembre, dove si nota che le somme spese per la manutenzione ammontano a 21176,15 reales, mentre quelle destinate ai poveri a 1180 reales... misteri della fede!), sono le altre mete interessanti, e si esauriscono in fretta.
La domenica c'è un bel mercato nella strada principale, chiusa al traffico, con cibi (poca scelta, a dir la verità) e tanti oggetti di vario artigianato; ma la mia domenica è caratterizzata dalla visita all'INPA, una specie di parco in cui si incontrano animali e piante tipiche della Amazzonia, e dove io rimango estasiato per ore (beh, no, però per decine di minuti sì!) ad ammirare le sirene... beh, i marinai una volta bevevano molto, prima di avvistarle: i "manati", sorta di grosse foche con una coda a spatola molto larga, che lentamente fluttuano nelle vasche a loro disposizione facendomi desiderare di tuffarmi dentro con loro, alle donne-pesce non assomigliano molto, ma d'altronde si sa che i gusti sono gusti... E ci sono lontre giganti, coccodrilli, tartarughe carnivore e persino (udite udite!) zanzare... una pacchia!
La parte migliore della visita è però, forse, conoscere la famiglia dell'ufficiale Junior Paulino Lorenzo, delle Forze Armate Brasiliane. Sono loro che mi ospitano nella loro casa, in uno dei quartieri residenziali per militari, e che mi introducono alle prime esperienze di brasilianità, con la sua capoheira nelle piazze e le sue pizzerie a fette (nel senso che continuano a passare pizze di gusti differenti, e tu puoi sempre prenderne una fetta fino a che sei pieno), le tiepide acque del Rio Negro dove bagnomi ed i locali dove la gente balla ritmi degli anni 70 con grandi parrucche colorate in testa. E, poi, i preparativi per la Missione di Pace: Junior è partito ieri, dopo vari giorni frenetici, per Haiti, per una missione di 6 mesi sotto l'egida delle Nazioni Unite. Il casco blu con la scritta bianca UN, le uniformi mimetiche, una collezione sterminata di film su cd per le serate nella caserma, la rana di peluche affidatagli dalla figlia Krishna come portafortuna, tutto entra nelle borsone che carica sul cargo militare (fortunati, pare non abbiano la limitazione di 20 kg di bagaglio!). È strano accompagnarlo all'aeroporto e vederlo partire, sentire la banda che suona l'inno nazionale, vedere le famiglie che salutano i loro soldatini e i giornalisti che le intervistano per cogliere argomenti interessanti, il rinfresco a base di caffè freddo e biscotti sciapi, i generali che fanno i loro soliti discorsi e poi consegnano la bandiera verde-oro... è una missione di pace, molti vanno perché lo stipendio è molto buono e forse sarà la loro sola possibilità di visitare un altro Paese, qualcuno va perché spera di fare qualcosa per un Paese martoriato dalla violenza e dalla guerra civile; gli altri, quelli che restano, continuano l'addestramento per il combattimento nella selva, perché - come mi spiega Junior - qui sono convinti che la III Guerra Mondiale si combatterà per le risorse idriche, qui nel polmone del mondo.
L'Opera, o Teatro Amazonas, è davvero fantastica, i baroni del caucciù che la fecero costruire con materiali e stile europeo fecero davvero un gran lavoro e un ottimo regalo alla città: ogni giorno spettacoli, spesso gratuiti (l'altra sera ho assistito ad un doppio concerto, seduto insieme agli altri spettatori e ai musici sul palco, ammirando gli spalti vuoti e illuminati a giorno), invogliano ad avvicinarsi alle varie espressioni artistiche che vi trovano ospitalità. D'intorno, nella piazza, durante i fine settimana sorgono altri palchi, e di nuovo attori e musicisti allietano pomeriggi e serate.
Il Palazzo del Governatore e il Museo Do Indio, assieme alla chiesa di Sao Sebastiao (strana chiesa: gestita da una qualche confraternita, contiene soffitti ed un altare - sostenuto da due mani che s'aprono - molto belli, e manca di una delle due torri perché affondò nel fiume durante il trasporto, ma quel che mi colpisce è il piccolo rapporto economico per i mesi di luglio-agosto-settembre, dove si nota che le somme spese per la manutenzione ammontano a 21176,15 reales, mentre quelle destinate ai poveri a 1180 reales... misteri della fede!), sono le altre mete interessanti, e si esauriscono in fretta.
La domenica c'è un bel mercato nella strada principale, chiusa al traffico, con cibi (poca scelta, a dir la verità) e tanti oggetti di vario artigianato; ma la mia domenica è caratterizzata dalla visita all'INPA, una specie di parco in cui si incontrano animali e piante tipiche della Amazzonia, e dove io rimango estasiato per ore (beh, no, però per decine di minuti sì!) ad ammirare le sirene... beh, i marinai una volta bevevano molto, prima di avvistarle: i "manati", sorta di grosse foche con una coda a spatola molto larga, che lentamente fluttuano nelle vasche a loro disposizione facendomi desiderare di tuffarmi dentro con loro, alle donne-pesce non assomigliano molto, ma d'altronde si sa che i gusti sono gusti... E ci sono lontre giganti, coccodrilli, tartarughe carnivore e persino (udite udite!) zanzare... una pacchia!
La parte migliore della visita è però, forse, conoscere la famiglia dell'ufficiale Junior Paulino Lorenzo, delle Forze Armate Brasiliane. Sono loro che mi ospitano nella loro casa, in uno dei quartieri residenziali per militari, e che mi introducono alle prime esperienze di brasilianità, con la sua capoheira nelle piazze e le sue pizzerie a fette (nel senso che continuano a passare pizze di gusti differenti, e tu puoi sempre prenderne una fetta fino a che sei pieno), le tiepide acque del Rio Negro dove bagnomi ed i locali dove la gente balla ritmi degli anni 70 con grandi parrucche colorate in testa. E, poi, i preparativi per la Missione di Pace: Junior è partito ieri, dopo vari giorni frenetici, per Haiti, per una missione di 6 mesi sotto l'egida delle Nazioni Unite. Il casco blu con la scritta bianca UN, le uniformi mimetiche, una collezione sterminata di film su cd per le serate nella caserma, la rana di peluche affidatagli dalla figlia Krishna come portafortuna, tutto entra nelle borsone che carica sul cargo militare (fortunati, pare non abbiano la limitazione di 20 kg di bagaglio!). È strano accompagnarlo all'aeroporto e vederlo partire, sentire la banda che suona l'inno nazionale, vedere le famiglie che salutano i loro soldatini e i giornalisti che le intervistano per cogliere argomenti interessanti, il rinfresco a base di caffè freddo e biscotti sciapi, i generali che fanno i loro soliti discorsi e poi consegnano la bandiera verde-oro... è una missione di pace, molti vanno perché lo stipendio è molto buono e forse sarà la loro sola possibilità di visitare un altro Paese, qualcuno va perché spera di fare qualcosa per un Paese martoriato dalla violenza e dalla guerra civile; gli altri, quelli che restano, continuano l'addestramento per il combattimento nella selva, perché - come mi spiega Junior - qui sono convinti che la III Guerra Mondiale si combatterà per le risorse idriche, qui nel polmone del mondo.
Racconti che potrebbero interessarti
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserito il 24/11/2005
visualizzato: 3103 volte
commentato: 0 volte
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1435732
Cerca nel diario
Cerca tra i racconti di viaggio pubblicati nel diario di bordo:
Ultime destinazioni
Racconti più recenti
- Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Ponti e isole che compaiono dalla nebbia
- Chi l'ha (il) visto?
- Incontri d'anime grandi e piccole in India
- Hampi, imprevisto del percorso
Racconti più letti
- Storie di corna
- La mafia del fiore rosso
- Pulau Penang, ultima tappa
- I 5 sensi
- In missione per conto di Io
Racconti più commentati
- E dagli col tecnico berico dal cuore spezzato... (15)
- In missione per conto di Io (14)
- Sono zia!!! (12)
- 4 righe da Tumbes (10)
- Aspettando il puma (ed il condor, e il guanaco) (10)
Ultimi commenti
- massielena su Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Mariagrazia su Fare le cose in grande
- Mariagrazia su Grandi masse rosse
- Massielena su Fare le cose in grande
- Daniele su Fare le cose in grande
Tag del diario di bordo
Aguas Calientes
Ajanta
Amalfi
Amazzonia
Ambato
Andahuaylillas
Angra dos Reis
Arequipa
Assisi
Asunción
Aurangabad
Baia Mare
Balau Lac
Bassin Bleu
Bassin Zim
Bellagio
Bishkek
Bocas del Toro
Bogotà
Bologna
Bonito
Boquete
Buenos Aires
Buzios
Bwindi
Cajamarca
California
Camaguey
Campeche
Campulung
Cancun
Cannes
canyon del Colca
Cap-Haïtien
Cartagena
Cayo Las Brujas
Cernobbio
Chaa Creek
Chapada Diamantina
Chiapa de Corzo
Chiavari
Chichen Itzà
Chichicastenango
Chiloe
Chivay
Cienfuegos
Città del Guatemala
Città del Messico
Cluj Napoca
Copacabana
Copán
Copán Ruinas
Costa Azzurra
Costiera Amalfitana
Cuenca
Curitiba
Cusco
Dubai
Dukla
Dunhuang
Dushanbe
El Calafate
El Chaltén
El Tajin
Ellora
Entebbe
ExPlus
Fan Mountains
fiume Pacuare
fiume Tambopata
Florianopolis
Foz do Iguaçu
GCC
Gilroy
Goa
Granada
Grand Circle
Guayaquil
Hampi
Huamachuco
Humenne
Igoumenitsa
Iguaçu
Iguazu
Ilha Grande
India
Ingapirca
Interlaken
Isla Colon
Isla del Sol
Isla Mujeres
Istanbul
Jacmel
Jaiyuguan
JLA
Joya de Ceren
Kampala
Kashgar
Khodjent
Kibale
Koch Kor
Kokand
Kumkoy
La Antigua Guatemala
La Havana
La Paz
lago di Como
lago Maggiore
lago Nicaragua
lago Song-Kol
lago Titicaca
lago Yojoa
lake Mburo
Leon
Lima
Livingston
Livorno
Londra
Lublin
Lucca
Macerata
Machu Picchu
Madaba
Madrid
Madurai
Majorda
Managua
Manaus
Mar Nero
Margilon
Mérida
Mesilla
Milano
Momostenango
Monaco
Monte Alban
Mumbai
Murchison Falls
Mutianyu
Mysore
Nashik Road
Nice
Nyjrbator
Oaxaca
Old Goa
Ometepe
Omoa
Osh
Otavalo
Pacaya
Palenque
Panajachel
Panamà
Papantla
Paratì
Patagonia
Pechino
Pelourinho
Península Valdés
Petra
Pisac
Port Au Prince
Portoferraio
Potosì
Poza Rica
Pucon
Puebla
Puerto Madryn
Puerto Maldonado
Puerto Natales
Puerto Piramides
Puerto Varas
Puno
Punta Arenas
Quetzaltenango
Quito
Rang
Raqchi
Ravello
Recanati
Reedley
Rio de Janeiro
Rio Dulce
Riobamba
Roma
Ruse
salar
Salvador da Bahia
Samarcanda
San Agustin
San Blas
San Cristobal de las Casas
San Francisco
San Francisco El Alto
San Ignacio
San José
San Juan
San Marcos La Laguna
San Pedro
San Pedro de Atacama
San Pedro La Laguna
Santa Barbara
Santa Caterina
Santa Clara
Santa Elena de Monteverde
Santa Margherita Ligure
Santiago
Santiago Atitlan
Santiaguito
Sarospatak
Sary Tash
Seno Otway
Sequoia National Park
Shobak
Sighisoara
Sillustani
Siloli
Sololà
Sorrento
Stresa
Sucre
Sud America
Sumidero
Tambo Machay
Targu Mures
Tash Rabat
Taulabé
Tegucigalpa
Tiahuanaco
Tierra del Fuego
Tikal
torre di Burana
Torres del Paine
Transfagarasan
Trinidad
Trujillo
Tucan Travel
Turpan
Urbino
Urumqi
USA
Ushuaia
Uxmal
Uyuni
Vaduz
Vagabondo
Valdivia
Valle de Elqui
Valle di Fergana
Valparaiso
Veliko Tarnovo
Venezia
Viejo Palmar
Vila do Abraão
Viña del Mar
Viñales
Vize
Wild Frontiers
Xian
Yambol
Zamosc
Ziwa Rhino Sanctuary