Mi sa che ho un pochino esagerato, questa volta. Ed il fatto che non trovi più neppure il tempo di scrivere nel mio blog, o nel Diario di Viaggio, è solo l'ennesima dimostrazione del fatto che tempus (almeno il mio) fugit.

Dove fugga, lo sa solo lui (ammesso che sia un lui, e non un esso). Io so solo che, tra un tour e l'altro, riesco a malapena a recuperare le forze ed a vedere i miei affetti (parenti e amici, principalmente).

Logica vorrebbe che quei brevi iati io li celebrassi ed assaporassi nel giusto modo. Invece, sono riuscito ad infilarci dentro altri impegni, soprattutto altri viaggi.

Non che me ne lamenti, ovviamente: ora mentre scrivo mi trovo in Islanda, una delle mie tre mete più ambite, e siccome fuori piove e c'è la luce dell'estate artica allora fatico ad andare a letto e ne approfitto per svolgere un po' di lavoro arretrato. E al termine del prossimo tour neanche il tempo di disfare la valigia e partirò per la Spagna, assieme a mamma e nipote (femmina: il maschietto lo si lascia a casa, per questa volta; ma verrà pure il suo turno, se lo vorrà).

Potevo fare altrimenti? Sì, certo. Lo volevo? Non ne sono certo.

Quindi eccomi qui, a scrivere nella notte che non è notte del paese europeo più a nord-ovest (credo; se così non fosse, prego sostituire con "vulcanico" o "isolato" o "pieno di pulcinella di mare" a piacere).

E buona notte!