Game of Thrones V: guerra mondiale Z
Non si è ancora capito, quanto meno nella serie televisiva, se il mondo di Game of Thrones è un pianeta intero o solo un paio di continenti buttati lì in qualche mare (anche se io un'idea, da quando ho associato certe immagini della sigla alla lunghezza delle stagioni, me la sono pure fatta, e il tutto mi ricorda molto un racconto di fantascienza scritto da Isaac Asimov, Notturno: un pianeta che, nel caso del mondo creato da Ciccio Martin, ruota con una orbita molto ellittica e molto grande intorno al suo sole). Quello che però è sicuro è che la minaccia che sta arrivando da oltre il muro di ghiaccio è terribile e mortale... anzi: non-mortale, perché di zombie pur sempre si tratta.
Se ce ne fosse stato ancora il dubbio, questo è stato spianato ed acclarato nell'ottava puntata della quinta serie: sfrondato dalle storie di contorno, con le regine in gattabuia e la giovane Arya che sta prendendo lezioni di killeraggine e le avventure delle varie altre donne della serie (ché quest'anno di bambini storpi saputelli ed eunuchi cicciotti e altri personaggi se ne sa ben poco), quello che arriva freddo ed implacabile come la nebbia dei giorni autunnali è l'esercito dei white walker, occhi celesti e pelle biancastra, quasi fosse appena uscita dal congelatore.
Finalmente!, diciamo in molti: ché Ned Stark ce l'aveva detto ancora cinque stagioni (televisive) fa, che l'inverno stava arrivando. Noi nel frattempo ci siamo fatti distrarre da mille altre cose, draghi compresi (ma chi non si farebbe distrarre da un drago, anzi tre?!) solo ricordandoci di tanto in tanto che dei mostri divoratori di esseri viventi stavano arrivando, inesorabilmente.
Ora, sono alle porte della civiltà. Porte che abbattono facilmente, o sotto alle quali strisciano, per seminare morte e distruzione. Morte che colpisce per primi i "bruti" (quale fine traduzione, in italiano, della parola "wildling"!.. sì, è sarcasmo, il mio), troppo lenti a capire che la mano tesa da Jon Snow è la loro unica possibilità di salvezza. E troppo lenti per scappare all'attacco in grande stile che gli viene portato, senza lasciare via di scampo a molti. Un attacco di zombie.
Zombie che corrono, che strisciano, che scavalcano muri, che si attaccano alla schiena come esattori delle tasse. Mica quegli zombie che stupidamente vacillano muovendosi in vestiti cenciosi, no! Quelli di World War Z, il film con Brad Pitt che ci ha insegnato che gli zombie possono essere veloci, e quindi ancor più pericolosi.
Fa impressione, quella battaglia. E fa paura, allo stesso tempo. E tutto il resto, tutte le guerre per il trono di spade, passano in secondo piano. Due puntate alla fine, e quel che mi chiedo ora è solo fino a dove riusciranno a spingersi prima del termine della quinta stagione...
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inserita il 04/06/2015
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