Game of Thrones V: you know nothin'!!!
You know nothin'!!! E' questo il nuovo mantra, perché ormai l'inverno è arrivato e non serve più ricordare che Ed Stark ci avvertiva della cosa fino alla nausea (nostra, ché lui ha trovato un sistema formidabile per curare i mal di testa).
You know nothin', tu non sai niente, o fedele seguace della serie che ha fatto fuori più protagonisti nella storia dell'intrattenimento globale. Con buona pace di chi manda i suoi improperi a Ciccio Martin, autore dei libri che hanno ispirato la serie, ed ai suoi due sceneggiatori (vedere i filmati su Youtube per credere).
E' inutile, o fedele seguace, che tu ti affezioni a chiunque dei personaggi che vivono le loro vite in qualcuno dei 7 regni, perché inesorabile quanto inattesa calerà prima o poi la scure della Triste Mietitrice, in senso figurato ma anche no (nevvero, Ed?). E' inutile che tu faccia il tifo per qualcuno, perché pian piano tutti i pretendenti al trono di spade cadono, come conseguenza di qualcosa che hanno fatto o, semplicemente, perché così gli gira alla Triade del Male, alle 3 Parche di HBO.
Così, l'ultima puntata della quinta stagione è come il finale dei fuochi d'artificio, quando si da fuoco alle polveri, "fiato alle trombe Turchetti", perepé-pé-pé e molti nodi vengono al pettine. Ovviamente, creandone molti altri: ché se l'ultimo vivo dei purosangue Baratheon si becca, finalmente, quel che lo aspettava da che fece lo scherzetto al suo fratellino, Arya continua a spuntare nomi dalla sua lista ma imparando una lezione fondamentale (e, forse, diventando l'erede di Matt Murdock); la Madre dei Draghi viene salvata da uno dei suoi scagliosi figli volanti, ma solo per essere circondata da un mulinello di cavalieri Dothraki, che ricorda tanto - come coreografia - il bagno di folla visto nella puntata Mhysa al termine della terza stagione, e che lascia dubbiosi sul suo futuro; la regina cattiva torna a casa, punita e sbeffeggiata, mentre sua nuora continua a languere nelle prigioni della setta religiosa che sembra essersi ormai impadronita di King's Landing, e trova ad accoglierla Frankestein ed il suo nuovo mostro, promosso a guardia reale.
Fa piacere finalmente vedere Theon che ritrova le palle, anche se purtroppo non serviranno alla sua virilità ormai assente, e assistere al ritorno di un altro campione di mascolinità, il sempre saggio Varys, che riappare magicamente (dopo tutto, questa è una serie anche di magia, no?!) al fianco del suo buon amico Tyrion, rimasto ad amministrare la città abbandonata da Daenerys. Momenti felici, così come quello commovente dell'incontro tra un padre ed una figlia, senza più falsi pudori o segreti di Pulcinella... felici, almeno finché il veleno delle Serpi delle Sabbie di Dorne non ci instilla il dubbio che la morte sia arrivata di nuovo (dubbio, sì, che fintanto che non arriverà la prossima stagione non si saprà per certo).
Anche se la Morte, quando si scomoda, raramente lo fa per un personaggio di secondo piano come Myrcella: una volta scesa in campo, deve colpire bene, colpire qualcuno che ti sta caro, fedele spettatore. E il finale della puntata lo dimostra, se ancora ce ne fosse stato bisogno. E la neve si tinge di rosso, e ancora una volta you know nothin'!
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Commenti
Tra tutte le storie raccontate mi manca però quella di Bran, di cui abbiamo perso le tracce da molto, forse troppo tempo.
Quanto a Melisandre, innanzitutto direi che come maga sarà anche brava (ricordiamoci tutti che da lei uscì l'ombra assassina, uno dei parti più ad effetto della storia dei parti), ma che come profetessa non c'azzecca poi molto (vedere la parabola discendente di Stannis per credere). Il fatto che sia riuscita a scampare alla morte dell'esercito che sobillava non è detto che l'abbia proprio portata al sicuro: scegliendo di rifugiarsi a Castle Black, dove a parte i vari tagliagole si trova pure il buon Davos che, appena scoprirà i dettagli della morte della sua pupilla, sicuramente non gliela farà passare liscia... Aver fatto pugnalare ColuiCheNonSa proprio nel finale della puntata serve forse a tenere in vita fragili speranze dei fan più accaniti, ma personalmente non credo ci sarà un qualche tipo di salvataggio in extremis (poi, magari, mi sbaglio: già una volta ha attraversato le lande desolate del nord con svariate frecce in corpo...)
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inserita il 21/06/2015
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