I giochetti di Eve
Eve (Eva, per gli italiofoni) è il nome che ho affibiato al mio nuovo cellulare, comprato a Panama qualche mese fa per sostituire quello "sparitomi" durante un precedente viaggio.
Il perché è presto detto: il mio netbook, come molti sanno, si chiama Wall-e, come il robottino della Dreamworks protagonista dell'omonimo film d'animazione. L'ho personalizzato talmente tanto che, quando si accende, chiama Eva, la sua amata robotica. Ebbene, quando il cellulare è uscito dalla sua scatola, Wall-e ha cominciato a saltellare ed emettere lucine, ed ho quindi capito che aveva finalmente trovato la sua Eve.
Un momento, diranno i più attenti: Eve era bianca, e Wall-e arancio ruggine, mentre il cellulare è nero e il netbook bianco... Quisquilie, pinzillacchere, rispondo io, non è il colore dell'abito che fa il monaco (o il robot).
Lunga premessa, per introdurre in questo blog Eve. Uno smartphone, si diceva; ovvero, un telefono intelligente (in certi casi più di me, che ne sto ancora scoprendo le funzioni). Un telefono con un'ottima fotocamera (guardare le foto del blog di ZioGiramondo per credere), e tanto spazio per... immagazzinare dati ed applicazioni.
Così, per fronteggiare le lunghe ore passate sui mezzi latinamericani, quando i miei passeggeri sonnecchiano e non vuoi dargli fastidio, mi son messo a cercare un po' di giochetti da caricare su Eve. Ne ho provati vari, tutti nello store Google Play e tutti, senza eccezione, gratuiti, ché di soldi non ne ho da buttare; ma devo dire che mi sono mantenuto parco, anche perché non volevo rischiare di consumare tutta la carica della batteria con poche mosse disarticolate di un qualche sparatutto o ammazzadraghi qualunque. Alla fine, e per il momento almeno, sono cinque i prescelti:
- Yahtzee!, gioco di dadi a cui mi hanno introdotto prima gli amici di CouchSurfing e poi i passeggeri di uno dei miei tour Jacana; si tratta di ottenere varie sequenze tirando e ritirando 5 dadi... un po' come il poker, ma con i dadi; semplice e rapido, anche se un po' ripetitivo;
- Fruit Ninja, gioco in cui bisogna affettare a colpi di katana (la mitica spada giapponese, e chi ha visto tutte le puntate di Lupin III sa perché dico mitica) frutta di ogni genere, cercando soprattutto di non farsi scappare le banane, portatrici sane di bonus; fruttuoso e divertente, uno dei favoriti dei miei due nipotastri;
- Fish Out of Water, dove si devono far rimbalzare a pelo d'acqua dei simpatici pesci (e cetacei!) cercando di acchiappare più pillole di potenza possibile, oltre a raggiungere obiettivi sempre nuovi e sempre più difficili per ottenere cristalli che possono essere scambiati per cappellini, che a loro volta rafforzano i pesci (e cetacei!); d'abilità, con un occhio al meteo e alle onde;
- TwoDots, gioco in cui bisogna superare livelli sempre meno facili unendo due o più puntini colorati, affinché si cancellino dallo schermo e lascino il posto ad altri puntini; strategico, una continua sfida contro sé stessi, aspettando la speciale avventura che ogni giorno permette di ottenere delle casse bonus;
- Hopeless, buon ultimo ma solo per caso, dove dei fagiolini luminescenti affrontano i mostri babau che vengono dal buio intorno a loro a colpi di pistola; semplice, supersemplice, ché i mostri son sempre gli stessi e i fagiolini hanno sempre paura.
Come ho detto, si tratta di una buona serie, sufficiente al fabbisogno giornaliero di staccare per un po' dalle cose dei tour. E voi, invece, che giochi avete sui vostri telefoni cellulari?
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inserita il 24/01/2015
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