FYROM, ovvero l'ipocrisia dell'era moderna
Seguivo, nei giorni scorsi, l'odissea del traghetto Norman Atlantic, in fiamme nel mar Adriatico, e dei suoi passeggeri, tratti (quasi) tutti in salvo durante un'operazione che ha visto impegnati decine di soccorritori e di mezzi nelle notti in cui molti pensavano solo a festeggiare il Natale e l'anno nuovo che arrivava.
Ad un certo punto, mi sono imbattuto in una lista di passeggeri, o meglio in una lista di nazionalità. E lì, tra le tante, ho trovato che a bordo c'era pure qualcuno che veniva da FYROM.
FYROM... questo nome non mi era nuovo, ma non riuscivo a ricordare dove l'avessi sentito. Google, quindi. Ed ecco, per la solita magia, apparire la spiegazione: FYROM sta per Former Yugoslav Republic Of Macedonia, ovvero Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia. Ovvero, Macedonia.
Perché FYROM, dunque? Perché la Grecia, che confina con tale paese ed ha una regione con lo stesso nome, teme che l'utilizzo di tale nome possa preludere a pretese territoriali di qualche tipo (cosa che la Macedonia non pare essere intenzionata a portare avanti, ma tant'è!).
Fosse un problema tra i due paesi, sarebbe finita lì. Ma andando a leggere come sta la disputa sul nome, nella sopra-linkata pagina di wikipedia, scopro che, a fronte di più di cento stati (tra cui Russia, Cina e Stati Uniti d'America) che hanno riconosciuto agli abitanti dello stato Macedonia il diritto di chiamarsi macedoni, ce ne sono altri che invece si rifiutano di farlo, in attesa che la questione sia risolta. Tra questi, l'Italia, come tutti gli altri paesi dell'Unione Europea.
Noi, tra i fondatori non solo dell'unità europea, ma anche dell'idea stessa di unità europea, siamo tra quelli che appoggiano una non ridicola ma certo risolvibile disputa nominativa, creando peraltro dei possibili obbrobri linguistici (come chiamare gli abitanti di FYROM, per esempio?) mica da poco.
La Grecia ha, di certo, già un bel po' di grane a cui pensare, senza invischiarsi in questioni che di logico hanno poco, mentre molto hanno di patriottico e propagandistico. Ma noi non siamo da meno, se pensiamo che tra i grandi problemi del secolo XXI ci sia quello del nome di un paese di 2 milioni di abitanti. Un paese che guarda all'Europa per entrarne a fare parte, un giorno, politicamente, dato che fisicamente c'è già; e che, dall'Europa, riceve una porta in faccia. Così, tanto per gradire...
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inserita il 06/01/2015
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