Eccomi!

Sono appena atterrato a Bologna, capitale universale del buon cibo, dopo ore passate sopra l’oceano Atlantico e una coincidenza (solo 2 ore d’attesa, giusto il tempo di salutare la mia bella e vedere il finale di Utopia - ne riparlerò - e l’ultima puntata di Arrow - magari anche di questo prima o poi...) a Madrid, e ancora non posso tornare a casuccia, dove mia sorella mi informa che nel frattempo si stanno dando a grandi opere di giardinaggio (suppongo per farsi belli in attesa del mio arrivo... ah ah, battutona!): mi aspetta tra un paio d’ore un treno per Roma.

"Ohibò, perché Roma, dopo mesi passati in America Latina?", sento già i miei piccoli lettori chiedersi... il fatto è che lunedì sono stato invitato alle selezioni per lavorare con un’altra grossa impresa turistica, Grand Circle (abbreviata in GCT, che se no si attorciglia la lingua se lo dici più di due volte di seguito), e dato che gli facevo il filo da un annetto, e considerata anche la notevole botta di culo (mio rientro subito prima della data fissata da loro), non vale mica la pena di rischiare che un ritardo o sciopero ferroviario mi impediscano di partecipare, nevvero? Tanto più che loro alla puntualità, giustamente, ci tengono, quindi: treno per Roma, ospitalità presso una gentile CouchSurfer, possibile visita al Papa domattina (ché posso portargli un po’ dei dolcetti che ho comprato a Buenos Aires come souvenir, se me li benedice e non li mangia tutti poi posso farci grossi guadagni!!!) e riposo necessario dopo le ore passate a non-dormire in aereo.

Tenete le dita incrociate, io le ho terminate!