King of the north
Pur essendo la prima colonia al mondo a ottenere (conquistarsi) l'indipendenza, nel 1791, Haiti non è riuscita per un lungo periodo a darsi tranquillità governativa: negli ultimi 200 anni ha avuto un centinaio tra presidenti, dittatori, re e persino imperatori. Spesso in tumulto, si è trovata, ad un certo punto della sua storia, ad essere divisa in due parti: lo Stato di Haiti, nel nord, e la Repubblica di Haiti, nel sud.
Dopo la morte del re Jean Jacques Dessalines, lo schiavo liberato Christopher Henry, al tempo (1807) generale dell'esercito, venne eletto presidente dello "Stato di Haiti" (Président et généralissime des forces de terre et de mer de l'État d'Haïti); il sud era invece saldamente in mano ad Alexandre Sabes Pétion, uccisore di Dessalines, che proclamò l'indipendenza della "Repubblica di Haiti" e ne divenne presidente.
Nel 1811 Cristophe dichiarò la nascita del Regno di Haiti, e se ne proclamò sovrano, con l'incredibilmente sobrio titolo di "Re dello Stato di Haiti, sovrano di Tortuga, Gonâve, e altre isole vicine, Distruttore della tirannia, Rigeneratore e Benefattore della nazione haitiana, Creatore delle sue istituzioni morali, politiche e militari, Primo monarca incoronato del Nuovo Mondo, Difensore della fede, Fondatore dell'Ordine reale militare di Saint-Henry".
La capitale del suo regno era Cap-Haïtien, a quel tempo città più importante di tutto il paese, da cui originavano la maggior parte dei traffici con il resto del mondo.
Intenzionato a dimostrare che il popolo haitiano non era da meno di quelli europei, iniziò importanti progetti per promuovere l'educazione e stabilire un sistema legale. Ritenendo inoltre che solo la soggiogazione al potere coloniale francese avesse impedito al suo popolo di erigere monumenti di importanza similare a quelli rinvenibili nel Vecchio Continente, e che proprio l'assenza di grandi opere facesse sì che le potenze straniere non prendessero in seria considerazione le istanze del popolo haitiano, re Cristophe intraprese un duro programma di edificazione di fortezze militari e palazzi, i più famosi dei quali sono la gigantesca Citadelle Laferrière, capolavoro di ingegneria militare dell'epoca e tutt'ora uno dei più grandi edifici in mattoni al mondo, e il palazzo di Sans Souci, chiamato così in omaggio a quello del re di Prussia Federico II costruito vicino a Potsdam. Un programma, quello della costruzione di opere fortificate, che aveva anche lo scopo secondario di assicurare la possibilità di combattere contro un eventuale esercito invasore, esercito che non sarebbe stato possibile bloccare sulla costa, troppo estesa.
Purtroppo per lui i suoi metodi, autocratici ed impopolari, seppure intesi a sviluppare la sua nazione, gli guadagnarono presto l'insofferenza dell'opinione pubblica, che percepiva le sue politiche come arretrate e feudali. Perso il sostegno popolare, ormai malato ed infermo, nel 1820 il re del nord decise di suicidarsi piuttosto che affrontare un colpo di stato, e con lui praticamente finì la dinastia degli Henry (un figlio era morto anni prima nell'esplosione della polveriera della Citadelle Laferrière, un altro venne ucciso nel palazzo di Sans Souci, e alla moglie e alle figlie non rimase altro che l'esilio in Italia).
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inserito il 06/01/2017
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