...ma la sfiga ci vede benissimo, e guarda solo me!
A chi gli diceva che "la fortuna è cieca", Paperino soleva rispondere "...ma la sfiga ci vede benissimo, e guarda solo me!". Direi che è ora di fare mia questa massima...
Da dove cominciare? Vediamo un po’: in questo momento sono a Santiago, in Cile, nella camera dell’albergo in cui stiamo terminando il tour di Journey Latin America. Due grandi letti, un armadio, scrivania, comodo bagno; tranquillo, forse un po’ troppo formale, ma la colazione a buffet è particolarmente ricca e ci sarebbe pure la piscina a disposizione, se non fosse in riparazione proprio in questi giorni. Tutto bene, quindi, se non fosse che devo scrivere questa pagina sul mio Wall-e, e poi salvarla su una chiavetta USB, e poi andare nel business center per inserirla in rete. Motivo? Da che ho acquistato un nuovo modulo RAM per Wall-e, cercando di dotarlo di più memoria, il computer ha cominciato a fare le bizze, ed ogni volta che lo accendo c’è una sorpresa nuova: da ieri, per esempio, i servizi wifi non funzionano, il che significa - in soldoni - che Wall-e non vuole sentirne di collegarsi ad internet. Comodo, no?
Ma questo è solo l’inizio: perché ancora una decina di giorni fa, mentre visitavamo il sito archeologico peruviano di Pisaq, grati per l’incredibile assenza di ogni altra anima viva (abbiamo scoperto il trucco, finalmente: la visita del Valle Sagrado la facciamo in senso orario, l’inverso di quello che fanno un po’ tutte le altre agenzie turistiche), causa improvvisa pioggerella accompagnata da forti venti, mi sono beccato un raffreddore che non mi ha più lasciato, nonostante continui tentativi di ricacciarlo al suo posto a colpi di aspirina. Un raffreddore, normalmente, non ha gravi conseguenze su di me; ma, dato che da quel momento in poi siamo sempre stati ad altitudini intorno o sopra i 4000 metri, comprese le tre notti passate nei deserti boliviani, dire che la mia respirazione ne ha risentito sarebbe usare un eufemismo. E quindi eccomi qui, ancora a tossire, con alle spalle un sacco di notti passate a dormire male o non dormire, le labbra screpolate e il naso pure.
Finita qui? Macché, stiamo solo riscaldandoci... perché, sempre nei giorni passati, sono riuscito a farmi fregare portafogli e cellulare. Ebbene sì, accoppiata vincente. Ché nel portafogli avevo, a parte un bel po’ di denaro in euro e dollari e pesos cileni da usare per il tour, la patente, la carta d’identità, il bancomat e un altro bel po’ di cose che ovviamente non mi ritorneranno mai più; mentre il cellulare mi serviva per scattare foto, tenermi in contatto via Whatsup e Skype con amici e parenti, connettermi a internet, svegliarmi all’ora giusta al mattino, rileggere gli appunti sui luoghi che stiamo visitando, individuare le stelle nel firmamento boreale e così via (è incredibile quante cose si possano fare con uno smartphone, a parte telefonare). La cosa più seccante è andare a cambiare tutte le password dei servizi a cui ti collegavi dal telefono, ci ho messo ore per fare una lista di quelli che avevo attivato; per fortuna, non tenevo foto compromettenti nella memoria dello stesso (le avevo già scaricate ^-^, se no ora correrei il rischio di diventare più famoso di Lady Gaga e Miley Cyrus o come cavolo si chiamano). Quella pù difficile è, invece, continua a sorridere alle persone che stanno viaggiando con te, per fargli credere che quell’essere acciaccato tossente sternutante e povero in canna che si trovano davanti è ancora in grado di portarli sani e salvi dal punto iniziale al punto finale del tour, facendo in modo che la loro vacanza non ne risenta in alcun modo. Ché questo è il mio lavoro, dopo tutto...
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Commenti
La prima, ovvero la storia della RAM è proprio sfiga visto che proprio a te è toccato acquistare un modulo di ram difettoso tra i milioni di moduli ram che vengono prodotti al mondo; capita e ti capisco perchè nel mio lavoro mi è capitato più di una volta di dover affrontare la difficoltà di lavorare con un elemento nuovo e difettoso e magari non hai il ricambio a portata di mano; sperando che la ram difettosa non ti abbia compromesso altre cose l'unica è cambiarla.
Il secondo caso, ovvero il raffreddore è più una causa di una situazione particolare che sfiga; magari il tuo fisico in questo periodo, per motivi che non conosco (o forse potrei ipotozzare) è debilitato e quindi non reagisce a dovere agli attacchi dei germi cattivi e le medicine, aspirina compresa, potrebbero non servire a nulla perchè magari non adatte a curare tal tipo di malattia. Ti suggerisco di mangiare aglio, ha degli ottimi effetti curativi.
Il terzo caso direi che è uno dei classici eventi dovuti alla legge dei grandi numeri, ovvero, prima o poi ti capita, soprattutto se viaggi e se ti "puntano"; me lo hanno detto una volta a Napoli che il problema dei furti, oltre che essere dovuto all'ostentazione dei propri gingilli, cosa su cui non dubito che tu non faccia assolutamente, è anche un fattore legato a chi ha intenzione di rubare: individua una persona che gli pare possa essere fregabile e quindi agisce da solo o in compagnia. Ora non resta che raccogliere i cocci e rimboccarsi le maniche e direi che la prima cosa che conta è la salute, chè di mesi da fare laggiù nei hai ancora un bel po'.
Love and light
Un abbraccio, ovunque tu sia in questo momento.
Mi raccomando la salute prima di tutto, ti mando un grosso abbraccio e domani magari cucinerò piselli per portarti fortuna !!
@Chiara: per il telefono vedi sopra, per quanto riguarda la reperibilità del tecnico informatico purtroppo ci sono lunghi tempi di attesa dettati dalla difficoltà delle comunicazioni transoceaniche...
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Informazioni
inserito il 11/10/2014
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