Abolire le forze armate rende meno analfabeti
Costa Rica, un paese che non si sa se è maschio o femmina, è privo delle forze armate dal 1949, grazie ad un bravo giovane di nome Pepe Figueres.
Don Pepe, come tutti lo chiamavano, era di buona famiglia e di grande carisma, sottolineato solo dai suoi profondi occhi blu; soprattutto, sapeva sognare, e sapeva che ogni tanto bisogna rimboccarsi le maniche per far sì che i propri sogni si avverino.
Fu così che, quando alla fine degli anni '40 un brutto pasticcio elettorale in occasione delle elezioni presidenziali, con accuse di brogli mosse dallo sconfitto, l'ex presidente Rafaèl Angel Calderon Guardia, al presidente uscito dalle elezioni, Otilio Ulate, e il non riconoscimento della vittoria di questi da parte del presidente in carica, Teodoro Picado, portò il paese sull'orlo della guerra civile, Don Pepe scese dalle sue montagne con un pugno di amici e, semplicemente, fece la rivoluzione. Una rivoluzione, o guerra civile, che durò poche settimane, ma che causò ugualmente la morte di un paio di migliaia di persone, pur decretando alla fine la vittoria di Don Pepe.
Questi formò un governo provvisorio di diciotto mesi, durante i quali riuscì a regalare ai costaricensi una costituzione democratica, che finalmente dava il diritto di voto a neri e donne e che, tra l'altro, giusto per evitare le possibilità dittatoriali così care ai paesi della zona, impediva il rinnovo consecutivo del mandato presidenziale.
Soprattutto, con un gesto che non aveva precedenti nella storia, Don Pepe decretò per via costituzionale l'abolizione delle forze armate. Tutti a casa, senza né "ma" né "un momento". Anche perché, viste le dimensioni del paese, "se lo attacca uno grosso, il Costa Rica è ugualmente nei guai, mentre se lo attacca uno piccolo, possono sempre chiamare in aiuto uno grosso".
A dirla tutta, il piccolo esercito era stato comunque decimato durante la guerra civile; ma l'idea di base, il sogno pacifista, diventò realtà il 1° dicembre del 1948. Da quel momento, i fondi destinati alle forze armate poterono essere reindirizzati a questioni più importanti, quali le dotazioni della sanità e dell'istruzione. Al giorno d'oggi, in Costa Rica il tasso di analfabetismo è tra i più bassi al mondo (3-4%), il numero di università per abitanti (1 ogni 500000, circa) è enorme, e l'aspettativa di vita è oltre i 77 anni, ben al di sopra della media locale.
E a Don Pepe, cosa accadde? Semplicemente, al termine del periodo che si era dato, riconsegnò il potere nelle mani del presidente eletto Otilio Ulate, e, come Lucio Quinzio Cincinnato, tornò a vita privata... per un pò di tempo, almeno: fondò poi il partito di Liberacion National, e venne eletto due volte presidente (nel 1953 e nel 1970), fino a morire nel 1990, rimpianto e venerato come un eroe nazionale.
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inserito il 31/12/2013
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