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Un Paese di poveri che giocano a fare i ricchi
Quando dicevo che non volevo rimanere inchiodato in Brasile durante una Pasqua che prevedeva negozi chiusi e strade deserte, non pensavo che in Guiana sarebbe stato peggio...
E` Pasqua. Piove. Non c'è un negozio aperto, neppure i cinesi tengono alzate le saracinesche. Passato lo shock iniziale per il prezzo della camera (la più economica nell'albergo più economico: 40 euri... e persino senza colazione!), io vago per le strade deserte e scivolose cercando di trovare almeno qualche briciola da mangiare. Alla fine, devo vincere la ripugnanza e rifugiarmi in un MacDonald, che onestamente ha pure dei prezzi più accessibili per le mie tasche. Intorno, case diroccate, scrostate, a volte cadenti, e strade dissestate, e un lungomare che ricorda le descrizioni dantesche... ok, magari la faccio un pò troppo pesante, però è ben vero che Cayenne non offre al turista occasionale nulla di interessante (Gerard l'arubiano, passato di qui alcuni giorni prima di me, ha confermato questa impressione)... è, in una parola, priva di fascino.
Non capisco proprio, la Guiana: dicono che per essere territorio francese ha dei prezzi solo leggermente alti, ma la qualità della vita, e la povertà che si nota ad ogni angolo non sono certo degne di un Paese che siede nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU... la gente mi guarda strano, onestamente risento quella sensazione provata alle Fiji quando quella ragazza inglese azzeccò una descrizione perfetta: "ti guardano come se fossi un porcellino salvadanaio ambulante"... lascio il denaro in stanza (tanto, a che mi serve? è tutto chiuso...), e tengo la fotocamera molto nascosta nello zainetto... Praticano prezzi da primo mondo, ma onestamente sono ancora con tutti e due i piedi nel terzo, e non sembrano voler fare niente per uscirne...
Dopo due giorni di panini (unica cosa che posso organizzare approfittando delle poche ore di apertura dei supermercatini cinesi... ma quanti cinesi ci sono, qui?), e espropri da parte del cassiere dell'albergo, decido di partire per Kourou, a 60 chilometri di distanza; un minivan, che parte aleatoriamente e che afferro giusto al volo, mi ci conduce...
E` Pasqua. Piove. Non c'è un negozio aperto, neppure i cinesi tengono alzate le saracinesche. Passato lo shock iniziale per il prezzo della camera (la più economica nell'albergo più economico: 40 euri... e persino senza colazione!), io vago per le strade deserte e scivolose cercando di trovare almeno qualche briciola da mangiare. Alla fine, devo vincere la ripugnanza e rifugiarmi in un MacDonald, che onestamente ha pure dei prezzi più accessibili per le mie tasche. Intorno, case diroccate, scrostate, a volte cadenti, e strade dissestate, e un lungomare che ricorda le descrizioni dantesche... ok, magari la faccio un pò troppo pesante, però è ben vero che Cayenne non offre al turista occasionale nulla di interessante (Gerard l'arubiano, passato di qui alcuni giorni prima di me, ha confermato questa impressione)... è, in una parola, priva di fascino.
Non capisco proprio, la Guiana: dicono che per essere territorio francese ha dei prezzi solo leggermente alti, ma la qualità della vita, e la povertà che si nota ad ogni angolo non sono certo degne di un Paese che siede nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU... la gente mi guarda strano, onestamente risento quella sensazione provata alle Fiji quando quella ragazza inglese azzeccò una descrizione perfetta: "ti guardano come se fossi un porcellino salvadanaio ambulante"... lascio il denaro in stanza (tanto, a che mi serve? è tutto chiuso...), e tengo la fotocamera molto nascosta nello zainetto... Praticano prezzi da primo mondo, ma onestamente sono ancora con tutti e due i piedi nel terzo, e non sembrano voler fare niente per uscirne...
Dopo due giorni di panini (unica cosa che posso organizzare approfittando delle poche ore di apertura dei supermercatini cinesi... ma quanti cinesi ci sono, qui?), e espropri da parte del cassiere dell'albergo, decido di partire per Kourou, a 60 chilometri di distanza; un minivan, che parte aleatoriamente e che afferro giusto al volo, mi ci conduce...
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inserito il 17/04/2006
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