Sei qui: i miei viaggi » OltreIlGiardino: un giro del mondo in 800 giorni » Ecuador » Isole per chi ha pochi soldi
Isole per chi ha pochi soldi
"Smettila!"
...
"Smettila, ho detto!"
"Ma mamma, non vedo..."
"Ho capito, ma smettila di saltare su e giù, che mi fai venire il mal di mare... sembri un grillo! E, poi, vedrai che si avvicinano, basta avere pazienza"
"Sembrano così piccole, viste da qui..."
"Tu aspetta tranquillo, e vedrai che loro si mettono calme e si avvicinano."
Il capitano rimette in moto per qualche secondo, riducendo la distanza dal suo obiettivo.
"Ecco, contento? Ora puoi vedere meglio... dai, smettila di saltare!"
La guida, intanto, riprende il suo discorso: "... e la ragione per cui alcune balene, specialmente le più giovani, continuino a saltare fuori dall'acqua ci è tuttora ignota..."
Sto, con lenta puntigliosità, risalendo la costa ecuadoriana (non chiedetemi quale costa, perché ne ha una sola: quella del Pacifico). Più lentamente di me, lo fanno anche le balene megattere (o "gibbose", come le chiamano in spagnolo a causa del rigonfiamento situato davanti alla pinna dorsale), che dai freddi mari antartici risalgono anche questa per raggiungere un luogo di acque calde, calme e poco profonde per dare alla luce i loro piccoli (!) e/o accoppiarsi nuovamente.
Il Paradiso, in questo senso, si chiama Isola della Plata (detta anche "la Galapagos dei poveri", dato che con 40 dollari tutto compreso la si visita): l'anno scorso, una popolazione stimata di 600 balene ha fatto vacanza nelle sue acque. E la gente, ovviamente, lo sa e cerca di approfittarne, ecologicamente e economicamente.
Scartato il villaggio di Montañita, dove la spiaggia piccola e sporca attrae solo surfisti (per le forti onde) e fumatori di erbe varie (per la comunità di hippy che pare averne fatto la sua residenza fissa), cercando di sfuggire alle nuvole nel cielo sono arrivato a Puerto Lopez. Qui, frugando e contrattando, ho partecipato ad un paio di escursioni, una di solo avvistamento cetacei (ne abbiamo viste 4, non molti, ma una continuava a fare balzi, per la gioia degli occhi e delle fotocamere), ed una alla suddetta isola. Di balene, questa seconda volta, solo 3, al ritorno, ma lo spettacolo offertoci da alcuni branchi di delfini (saranno stati, senza esagerare, almeno un'ottantina di esemplari) che attendevano le barche di escursionisti per scorrazzargli attorno è stato fantastico. E, poi, l'isola stessa ti fa sognare, essendo il sito ufficiale per varie colonie di volatili, che la ritengono sicura per nidificare: "piqueros" dalle zampe azzurre (quasi blu) e "piqueros" mascherati, e ancora albatross e fregata dalla rossa pappagorgia gonfia per attirare l'attenzione delle femmine che scelgono il compagno; e sott'acqua, per un breve snorkelling, enormi pesci pappagallo e farfalla incuranti dei bagnanti. Come intermezzo, tra le due escursioni, una puntatina a Los Frailes, una parte di riserva ecologica dotata di alcune spiaggette stupende e spopolate, rese luminescenti dal riflesso di un sole accecante (unico giorno non nuvoloso) sui residui ferrosi mischiati con la finissima sabbia.
Degna conclusione di alcuni giorni molto belli (a parte la pazza proprietaria del mio primo ostello, invasata religiosa che unisce le preghiere ai cieli con l'inaffidabilità nella gestione delle 4 camere che si ritrova), l'incontro con 3 connazionali, un romano e due trentini (della Val di Non... essendo mia madre e parte della mia famiglia di Trento, non vi dico la sorpresa nel sentire il conosciuto e tipico accento nasale provarsi a parlare in spagnolo...), che ho iniziato ai piaceri del buon cibo a basso prezzo (ah, questi turisti... devi insegnargli proprio tutto!).
Raggiuto Puerto Cayo, ad una mezz'ora di strada, sono stato ospite per due notti del comandante (di marina) Hugo Tobar e della sua gentile moglie statunitense. Hugo è amico (o solo conoscente, non ho ben capito) della famiglia Salas, gli amici esperantisti di Valdivia in Cile; mentre ero da loro, me ne hanno passato il numero di telefono, dato che abita normalmente in Guayaquil, ed io lì gli ho fatto visita, ricevendo un invito per la casa del mare. A Puerto Cayo non c'è molto da fare, ci sono escursioni per le balene ma allo stesso prezzo di Puerto Lopez e con meno bonus, ergo ho semplicemente riposato e letto (ho già terminato un nuovo libro di Bill Bryson, comprato solo 3 giorni fa) e parlato specie con la signora (il comandante non è un tipo di molte parole, e quando parla non sembra amare molto il contraddittorio... o, forse, ha solo molte cose da raccontare... mmm, onestamente, alla nona volta che mi dice di come sia proprietario di un terreno alle Galapagos, decido che forse è meglio proseguire il viaggio - e lo dico con la massima riconoscenza possibile, sapete come sono...).
Ergo, ancora rotta verso nord, lungo questa costa (pacifica!).
...
"Smettila, ho detto!"
"Ma mamma, non vedo..."
"Ho capito, ma smettila di saltare su e giù, che mi fai venire il mal di mare... sembri un grillo! E, poi, vedrai che si avvicinano, basta avere pazienza"
"Sembrano così piccole, viste da qui..."
"Tu aspetta tranquillo, e vedrai che loro si mettono calme e si avvicinano."
Il capitano rimette in moto per qualche secondo, riducendo la distanza dal suo obiettivo.
"Ecco, contento? Ora puoi vedere meglio... dai, smettila di saltare!"
La guida, intanto, riprende il suo discorso: "... e la ragione per cui alcune balene, specialmente le più giovani, continuino a saltare fuori dall'acqua ci è tuttora ignota..."
Sto, con lenta puntigliosità, risalendo la costa ecuadoriana (non chiedetemi quale costa, perché ne ha una sola: quella del Pacifico). Più lentamente di me, lo fanno anche le balene megattere (o "gibbose", come le chiamano in spagnolo a causa del rigonfiamento situato davanti alla pinna dorsale), che dai freddi mari antartici risalgono anche questa per raggiungere un luogo di acque calde, calme e poco profonde per dare alla luce i loro piccoli (!) e/o accoppiarsi nuovamente.
Il Paradiso, in questo senso, si chiama Isola della Plata (detta anche "la Galapagos dei poveri", dato che con 40 dollari tutto compreso la si visita): l'anno scorso, una popolazione stimata di 600 balene ha fatto vacanza nelle sue acque. E la gente, ovviamente, lo sa e cerca di approfittarne, ecologicamente e economicamente.
Scartato il villaggio di Montañita, dove la spiaggia piccola e sporca attrae solo surfisti (per le forti onde) e fumatori di erbe varie (per la comunità di hippy che pare averne fatto la sua residenza fissa), cercando di sfuggire alle nuvole nel cielo sono arrivato a Puerto Lopez. Qui, frugando e contrattando, ho partecipato ad un paio di escursioni, una di solo avvistamento cetacei (ne abbiamo viste 4, non molti, ma una continuava a fare balzi, per la gioia degli occhi e delle fotocamere), ed una alla suddetta isola. Di balene, questa seconda volta, solo 3, al ritorno, ma lo spettacolo offertoci da alcuni branchi di delfini (saranno stati, senza esagerare, almeno un'ottantina di esemplari) che attendevano le barche di escursionisti per scorrazzargli attorno è stato fantastico. E, poi, l'isola stessa ti fa sognare, essendo il sito ufficiale per varie colonie di volatili, che la ritengono sicura per nidificare: "piqueros" dalle zampe azzurre (quasi blu) e "piqueros" mascherati, e ancora albatross e fregata dalla rossa pappagorgia gonfia per attirare l'attenzione delle femmine che scelgono il compagno; e sott'acqua, per un breve snorkelling, enormi pesci pappagallo e farfalla incuranti dei bagnanti. Come intermezzo, tra le due escursioni, una puntatina a Los Frailes, una parte di riserva ecologica dotata di alcune spiaggette stupende e spopolate, rese luminescenti dal riflesso di un sole accecante (unico giorno non nuvoloso) sui residui ferrosi mischiati con la finissima sabbia.
Degna conclusione di alcuni giorni molto belli (a parte la pazza proprietaria del mio primo ostello, invasata religiosa che unisce le preghiere ai cieli con l'inaffidabilità nella gestione delle 4 camere che si ritrova), l'incontro con 3 connazionali, un romano e due trentini (della Val di Non... essendo mia madre e parte della mia famiglia di Trento, non vi dico la sorpresa nel sentire il conosciuto e tipico accento nasale provarsi a parlare in spagnolo...), che ho iniziato ai piaceri del buon cibo a basso prezzo (ah, questi turisti... devi insegnargli proprio tutto!).
Raggiuto Puerto Cayo, ad una mezz'ora di strada, sono stato ospite per due notti del comandante (di marina) Hugo Tobar e della sua gentile moglie statunitense. Hugo è amico (o solo conoscente, non ho ben capito) della famiglia Salas, gli amici esperantisti di Valdivia in Cile; mentre ero da loro, me ne hanno passato il numero di telefono, dato che abita normalmente in Guayaquil, ed io lì gli ho fatto visita, ricevendo un invito per la casa del mare. A Puerto Cayo non c'è molto da fare, ci sono escursioni per le balene ma allo stesso prezzo di Puerto Lopez e con meno bonus, ergo ho semplicemente riposato e letto (ho già terminato un nuovo libro di Bill Bryson, comprato solo 3 giorni fa) e parlato specie con la signora (il comandante non è un tipo di molte parole, e quando parla non sembra amare molto il contraddittorio... o, forse, ha solo molte cose da raccontare... mmm, onestamente, alla nona volta che mi dice di come sia proprietario di un terreno alle Galapagos, decido che forse è meglio proseguire il viaggio - e lo dico con la massima riconoscenza possibile, sapete come sono...).
Ergo, ancora rotta verso nord, lungo questa costa (pacifica!).
Racconti che potrebbero interessarti
Commenti
Il giorno 22/08/2005, Lidia ha scritto...
Il giorno 22/08/2005, Daniele ha scritto...
Il giorno 24/08/2005, Lidia ha scritto...
Il giorno 24/08/2005, Daniele ha scritto...
Il giorno 06/09/2005, DIEGO ha scritto...
Ciao Daniele,.....sono uno dei due "turisti" nonesi (anaunensi per i palati fini)che hai iniziato al buon cibo a basso prezzo in un baracchino di Puerto Lopez ( peraltro ottima cena!): ".......Potevi (..a ragione) insinuare che "tacchinavamo" le Austriache,....darci del "mona",....prendere a calci a caso uno di noi tre, magari il "romano" (...dimostratosi un grande amico),.....ma turisti no, turisti no!!" D'ora in poi,..ovunque sarai, in ogni momento della tua giornata ed in ogni momento in cui penserai che la stessa sia terminata,.....occhio alle tue spalle!.....A VOLTE I "TURISTI" RITORNANO!!!.....Ciao "vecchio" Daniele, in bocca al lupo (..ritagliati un pò di tempo per passare in Brasile a far visita al "nostro" centro/progetto!)
Il giorno 10/09/2005, Filippo ha scritto...
Ola Daniele io sono l'altro noneso che hai ironicamente battezzato "turista". Lo vedi che a volte ritornano!! Non si sa mai forse ci potresti ritrovare in Brasile se hai intenzione di andarci.Ne vale sicuramente la pena per una miriade di cose e paesaggi che ci puoi trovare.A proposito, mi piaceva molta la tua digitale, ma non ricordo più il modello. Potresti comunicarmelo e darmi le tue indicazioni su eventuali carenze o problematiche che hai potuto riscontrare. Un grande "in bocca al lupo" per le tue prossime tappe. ciao Filippo
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserito il 13/08/2005
visualizzato: 3211 volte
commentato: 6 volte
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1435986
Cerca nel diario
Cerca tra i racconti di viaggio pubblicati nel diario di bordo:
Ultime destinazioni
Racconti più recenti
- Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Ponti e isole che compaiono dalla nebbia
- Chi l'ha (il) visto?
- Incontri d'anime grandi e piccole in India
- Hampi, imprevisto del percorso
Racconti più letti
- Storie di corna
- La mafia del fiore rosso
- Pulau Penang, ultima tappa
- I 5 sensi
- In missione per conto di Io
Racconti più commentati
- E dagli col tecnico berico dal cuore spezzato... (15)
- In missione per conto di Io (14)
- Sono zia!!! (12)
- 4 righe da Tumbes (10)
- Aspettando il puma (ed il condor, e il guanaco) (10)
Ultimi commenti
- massielena su Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Mariagrazia su Fare le cose in grande
- Mariagrazia su Grandi masse rosse
- Massielena su Fare le cose in grande
- Daniele su Fare le cose in grande
Tag del diario di bordo
Aguas Calientes
Ajanta
Amalfi
Amazzonia
Ambato
Andahuaylillas
Angra dos Reis
Arequipa
Assisi
Asunción
Aurangabad
Baia Mare
Balau Lac
Bassin Bleu
Bassin Zim
Bellagio
Bishkek
Bocas del Toro
Bogotà
Bologna
Bonito
Boquete
Buenos Aires
Buzios
Bwindi
Cajamarca
California
Camaguey
Campeche
Campulung
Cancun
Cannes
canyon del Colca
Cap-Haïtien
Cartagena
Cayo Las Brujas
Cernobbio
Chaa Creek
Chapada Diamantina
Chiapa de Corzo
Chiavari
Chichen Itzà
Chichicastenango
Chiloe
Chivay
Cienfuegos
Città del Guatemala
Città del Messico
Cluj Napoca
Copacabana
Copán
Copán Ruinas
Costa Azzurra
Costiera Amalfitana
Cuenca
Curitiba
Cusco
Dubai
Dukla
Dunhuang
Dushanbe
El Calafate
El Chaltén
El Tajin
Ellora
Entebbe
ExPlus
Fan Mountains
fiume Pacuare
fiume Tambopata
Florianopolis
Foz do Iguaçu
GCC
Gilroy
Goa
Granada
Grand Circle
Guayaquil
Hampi
Huamachuco
Humenne
Igoumenitsa
Iguaçu
Iguazu
Ilha Grande
India
Ingapirca
Interlaken
Isla Colon
Isla del Sol
Isla Mujeres
Istanbul
Jacmel
Jaiyuguan
JLA
Joya de Ceren
Kampala
Kashgar
Khodjent
Kibale
Koch Kor
Kokand
Kumkoy
La Antigua Guatemala
La Havana
La Paz
lago di Como
lago Maggiore
lago Nicaragua
lago Song-Kol
lago Titicaca
lago Yojoa
lake Mburo
Leon
Lima
Livingston
Livorno
Londra
Lublin
Lucca
Macerata
Machu Picchu
Madaba
Madrid
Madurai
Majorda
Managua
Manaus
Mar Nero
Margilon
Mérida
Mesilla
Milano
Momostenango
Monaco
Monte Alban
Mumbai
Murchison Falls
Mutianyu
Mysore
Nashik Road
Nice
Nyjrbator
Oaxaca
Old Goa
Ometepe
Omoa
Osh
Otavalo
Pacaya
Palenque
Panajachel
Panamà
Papantla
Paratì
Patagonia
Pechino
Pelourinho
Península Valdés
Petra
Pisac
Port Au Prince
Portoferraio
Potosì
Poza Rica
Pucon
Puebla
Puerto Madryn
Puerto Maldonado
Puerto Natales
Puerto Piramides
Puerto Varas
Puno
Punta Arenas
Quetzaltenango
Quito
Rang
Raqchi
Ravello
Recanati
Reedley
Rio de Janeiro
Rio Dulce
Riobamba
Roma
Ruse
salar
Salvador da Bahia
Samarcanda
San Agustin
San Blas
San Cristobal de las Casas
San Francisco
San Francisco El Alto
San Ignacio
San José
San Juan
San Marcos La Laguna
San Pedro
San Pedro de Atacama
San Pedro La Laguna
Santa Barbara
Santa Caterina
Santa Clara
Santa Elena de Monteverde
Santa Margherita Ligure
Santiago
Santiago Atitlan
Santiaguito
Sarospatak
Sary Tash
Seno Otway
Sequoia National Park
Shobak
Sighisoara
Sillustani
Siloli
Sololà
Sorrento
Stresa
Sucre
Sud America
Sumidero
Tambo Machay
Targu Mures
Tash Rabat
Taulabé
Tegucigalpa
Tiahuanaco
Tierra del Fuego
Tikal
torre di Burana
Torres del Paine
Transfagarasan
Trinidad
Trujillo
Tucan Travel
Turpan
Urbino
Urumqi
USA
Ushuaia
Uxmal
Uyuni
Vaduz
Vagabondo
Valdivia
Valle de Elqui
Valle di Fergana
Valparaiso
Veliko Tarnovo
Venezia
Viejo Palmar
Vila do Abraão
Viña del Mar
Viñales
Vize
Wild Frontiers
Xian
Yambol
Zamosc
Ziwa Rhino Sanctuary