Quelli dell'AirNewZealand sono spiritosi: tutti col cappellino da Babbo Natale... e ci servono pure il gelato, durante il volo (io provo, la fame supera la cautela!). Film proiettato: Collateral, con Tom Cruise (vedibile, ma non speciale).

Arriviamo a Rarotonga poco dopo mezzanotte del giorno di Natale (eh sì, perché tra le Fiji e le Cook c'è la linea del cambio di data, nata essenzialmente per impedire che la gente possa andare indietro nel tempo viaggiando verso est, e che fa sì che io mi possa godere 2 Natali quest'anno... in realtà, la linea passerebbe per Taveuni, ma alle Fiji han pensato che era un pò scomodo avere mezza isola in un giorno e mezza isola nell'altro, e così l'hanno fatta girare al largo...), e mentre un omino suona la chitarra e canta canzoni metà in inglese e metà in maori, mi timbrano il passaporto e raggiungo lo stand dell'ostello che ho prenotato via web (è obbligatorio avere un posto dove dormire almeno per la prima notte, qui).

Il secondo Natale vede una sveglia sufficientemente presto per telefonare gli auguri a casa (trovo solo mammà, e le parlo per non più di 2 minuti, causa scheda telefonica letteralmente deglutita dalla locale compagnia telefonica... ladri!), e poi una sensazione di rincoglionimento generale mentre vado a fare un pò di spesa nell'unico negozietto aperto e poi qualche chilometro (non troppi, o mi vedo tutta l'isola!) per rimettere a posto il fisico e guardarmi intorno. Il pomeriggio, con tutti gli altri ospiti dell'ostello, facciamo un BBQ (barbeque) in spiaggia giacendo nella tepida acqua che riempie la laguna (Rarotonga è circondata più o meno uniformemente da una barriera corallina, che protegge le spiagge dalle onde del mare ed i turisti dalla paura dei pesci grandi grandi), arrostendo salcicce sulla graticola o guardando il sole che cala e si spegne nel mare.

Mmm... direi che il secondo è stato meglio del primo ;-)