Ieri son partito da Ubud, all'alba delle dieci, ed il bus Perama mi ha depositato ad un paio di chilometri da casa del mio amico Emil. La raggiungo, ma lui non c'è, quindi dopo aver salutato i bimbi e non aver comunicato con la silenziosa cognata/governante, deposito il bagaglio, scrivo un biglietto e mi incammino per andare al tempio di Tanah Lot. 4 bemo dopo, per una spesa complessiva di 11000 Rp., arrivo al tempio. Seguo la via indicata dalla mia guida, che mi porta attraverso i campi di riso e lungo la costa frastagliata, e finalmente raggiungo il tempio: siede sulla sua roccia, che la leggenda vuole essere stata separata dalla terraferma da un sant'uomo in preghiera, ma oggi è raggiungibile grazie alla bassa marea... ovviamente, non si può entrare, causa chiusura a non pellegrini, ma è divertente aggirarsi per la spiaggia e vedere le decine di turisti (soprattutto balinesi) che si rincorrono tra i flutti o fanno la fila per bere l'acqua sacra o toccare i seprenti sacri (Davide, facci un pensiero, hai una fortuna in casa, ti serve solo un sant'uomo, prova a chiedere a tuo suocero!).
Aspetto il tramonto, scatto un pò di foto, e poi comincio l'odissea del ritorno: ovviamente, le bemo pubbliche (previste) sono scomparse nel nulla, ci son solo quelle "spesial"; non avendo con me la carta di credito, preferisco incamminarmi... pollice fuori, ma nessuno si ferma, tranne uno che non va nella direzione che mi serve... si ferma una bemo dopo un'oretta, mi porta ad un incrcocio, qui becco un bus fino a Denpasar, dove il terminal è ormai chiuso... mi reincammino, e dopo un'altra ora si ferma un tipo con moglie all'ottavo mese che mi dice che mi darà un passaggio dopo averla depositata. Si chiama Andre (lo cito, e lo ringrazio, e gli auguro tanta fortuna di tutto cuore), e ritorna davvero e in 15 minuti siamo a casa di Emil. Che non c'è, bloccato a Jakarta da un aereo in ritardo... quindi, niente partita dell'Italia... pazienza, vado a letto.

Stamattina, finalmente, vedo Emil (il che significa che posso anche parlare con qualcuno). Vediamo il finale della replica della partita, poi lui mi porta fino in spiaggia a Sanur dove ci salutiamo. Vado all'ufficio Qantas, confermo il volo, e poi gironzolo un pò spendendo gli ultimi denari in attesa di pigliare il bussetto per l'aeroporto.

Stasera, se tutto va bene, sarò nel nuovissimo continente. È una cosa che sogno da quando ho visto i primi canguri, e di cui so tutto e niente: non so come girerò, dove andrò, chi vedrò, cosa mangerò... aah, misero sprovveduto che non sono altro. Boing!