Voglio spendere due parole per raccontarvi di questi strani tipi con cui sto facendo una parte del viaggio: Shean, e Claudia e Ian.
Il primo, australiano di Melbourne, sta girando per il mondo da circa sette anni; ogni tanto, torna a casa per qualche mese per lavorare, o si ferma ad insegnare inglese in qualche nazione straniera; intanto, conosce gente, visita luoghi saltando da un posto all'altro o viaggiando per strade scomode ma interessanti; è, in pratica, una miniera di racconti ed informazioni utili, ed è pure simpatico (specie quando racconta della sua Australia, e delle cose strane che vi accadono).
Grandi narratori di cose australiane sono anche Claudia e Ian, tedeschi dell'est che hanno venduto casa e macchina e son partiti per girare il mondo. Con precisione teutonica: programmano i loro spostamenti per cercare di vedere quante più cose possibili (e solitamente ci riescono pure!), e questi ultimi giorni devono essere stati una meritata pausa dopo tanto viaggiare. In Australia hanno acquistato una macchina, ed in tre mesi hanno percorso 28000 km nell'Outback e nei grandi parchi (giuro, dovessi andarci a piedi, voglio vedere il "singing dingo" che hanno incontrato in una sperduta "roadhouse").
Ci prendiamo un pò tutti in giro a vicenda, sui nostri modi di vedere e di viaggiare. Ma siamo una bella compagnia, e sono felice di averli conosciuti: Ian che esce dal bungalow la mattina con sguardo torvo e pronto ad uccidere il primo gallo canterino che incontra, Claudia che cerca un qualsiasi parrucchiere che possa finalmente farle un taglio non mascolino, Shean che evita di pagare le multe usando il fluente indonese che ha imparato negli ultimi anni, ed io...