Lasciata Singapore, ho preso un volo Cathay (buono il pranzo, anche se non abbondantissimo; il film che ho visto, durante le 3 ore e rotti di volo, è stato l'ultimo con Jack Nicholson e Dianne Keaton e Kianu Reeves... ve lo consiglio, si ride bene e Jack riprende la parte di Schmidt!) e sono atterrato in Cina nel primo pomeriggio.
Ho comprato la Octopus Card, solita carta ricaricabile valida per ogni mezzo di trasporto (e tra poco pure per i parchimetri), e mi sono diretto nella zona di Kowlon (terra ferma, mentre Hong Kong vera e propria è un'isola); durante il viaggio, ho conosciuto una ragazza francese che sta facendo il giro del mondo sul mio stesso itinerario (quasi), però al contrario... ci siamo scambiati qualche consiglio, e mi ha detto che in Polinesia e sull'isola di Pasqua mi peleranno economicamente... vedremo!

Prendiamo due singole in una delle molte guesthouse alveare che ci sono da queste parti, sperando che sia abbastanza sicura (così pare) e non prenda fuoco di notte (e non costa neanche poco: 25 euri a notte!), e poi ognuno va per i fatti suoi in giro per il centro.

Io, un pò interessato a curiosare e molto interessato a trovarmi finalmente la macchina fotografica, mi dirigo nella zona "commerciale". E noto subito due cose: che la gente qui va davvero di fretta, senza quasi badare se travolgono qualcuno lungo la strada, e che - nonostante fosse una colonia inglese fino a 7 anni fa - qui l'inglese lo parlano in pochi e davvero poco (ed anche le multicolori insegne sono tutte in cinese).

Macchine fotografiche ce ne sono, costano un pò meno che a Singapore, se si resta a quelle ufficiali; quelle ufficiose costano meno, ma hanno il software in cinese o giapponese... bah, deciderò stanotte. Ceno in un locale in cui ti fanno sedere al primo posto libero, non importa se il tavolo è già occupato da qualcun altro; in teoria, dovrebbe invitare a socializzare... ma come socializzo, io, che non so il mandarino e neppure il cantonese?
Poi, esploro ancora un pò la zona, e trovo una incredibile sala giochi con dei videogame fantastici: tamburi da suonare, idranti per spegnere il fuoco, giochi del calcio in cui devi formare la quadra disponendo delle figurine interattive (della Panini!) su un pianale e poi muovere gli omini sullo schermo... Sono Pazzi Questi Cinesi!

Ho quattro giorni, ed uno so già che lo dedicherò all'escursione a Macao. Quindi, a parte la mattina di domani, dovrò organizzarmi per benino, o rischio di perdermi in un vicolo cieco e finire in brodo su una tavola imbandita... aaaaagh!