Avrei dovuto festeggiarlo nel caldo australiano, secondo i miei piani precedenti... invece no, eccomi qui nella fredda Germania... vabbè, capita!

La transizione da un anno all'altro, durante l'IS esperantista, è sicuramente stata memorabile: si è cominciato il tutto con un buffet (da me risopprannominato ABbuffet vista la corsa ai vassoi), che ci ha dato modo di mangiare in compagnia di persone di altri paesi che, magari, non avevamo neppure conosciuto prima (è stato, in parte, anche il mio caso: la polacca Anna ed il francese Sebastiano mi erano già noti, ma gli altri 3 commensali proprio no!); al tavolo a fianco, Anushca dal Belgio e Xosè dalla Galizia animavano con canti italiani l'atmosfera. Finito di cibarsi, i tavoli sono stati spostati e si è cominciato a ballare: motivi internazionali hanno regnato fino alle 23 italiane, interrotti solo dalle gare di ballo e da quella dell'abbigliamento più indecente (io non sono riustito a vincere, anche se mi sono molto impegnato, specie con l'aggiunta di un bel fiore gonfiabile!); in quel momento, si è brindato al capodanno russo. Poi l'atteso per quello della maggioranza, alle 12, con urla guaiti e botti strepitosi.
Un'ora circa di bamba (quando risuona tale musica, nell'ambiente giovanile esperantista è consuetudine fare un cerchio che contiene alcune persone; quelli all'interno scelgono una 'vittimà dal cerchio e, con tre baci - casti o meno -, la invita a prendere il suo posto al centro del cerchio... bene, prolungate tutto questo per un'ora, in un'atmosfera sudaticcia e gaia, ed avrete una ragionevole immagine dell'effetto) ci ha lanciato nelle braccia del capodanno inglese, e poi da lì la notte non ha avuto più fine...