NON c'è (più) posta per te
- 4 numeri della rivista L'Esperanto (che, a ben pensarci, dovrebbero essere almeno uno di più... devo scoprire cosa gli è successo);
- 2 numeri della rivista di Emergency, che non trovo il modo di arginare (ho fatto un paio di donazioni ad Emergency, ed ecco che han cominciato ad inviarmi materiale informativo... non lo voglio, Gino Strada ed amici, usate i miei soldi per le vostre ottime iniziative, non sprecatelo per mandarmi carta che non mi interessa, per favore!);
- 2 comunicazioni, da 2 banche diverse, per ripristinare i codici delle carte che mi hanno sottratto in Perù mesi fa e di cui ho richiesto la sostituzione;
- 1 pubblicità del National Geographic, che forse non ha capito che viaggio più di loro;
- 1 cartolina di auguri natalizi e d'anno nuovo da parte di Emanuele, Raine, Emeline ed Emil (benemeriti! Se non fosse che ci sono più "e" in questa frase che in tutta la pagina del blog... per fortuna costano come le altre vocali).
Tutti lì, ammucchiati sulla mia scrivania, che insieme non faranno più di 2 centimetri di carta. Ed io sono stato via 6 mesi. 6 mesi, e mi aspettavano 10 missive. Una media di una missiva ogni 18 giorni, quasi 3 settimane l'una.
Che succede a questo mondo? Nessuno scrive più a nessuno, o sono solo io che ricevo tonnellate di e-mail ma niente di cartaceo?! Neppure quelle belle pubblicità elettorali di una volta (colpa di Renzi, ha steso la democrazia al tappeto, ora non si fanno più neppure le primarie), neppure una cartolina.
Ah, le cartoline. Fino a qualche anno fa, ne spedivo almeno una ventina ad ogni viaggio, per mandare un saluto agli affetti lontani. Poi, complice la crisi economica, o forse la pigrizia, ho cominciato a cassare dalla lista dei destinatari quelli che non ricambiavano mai, e che magari non ti dicevano neppure grazie quando ti vedevano di nuovo. La lista si è fatta sempre più magra, mentre orde di nuovi barbari si scambiavano "piàcemi" su Facebook, fino a sparire quasi del tutto, riducendosi ai soli contatti "istituzionali".
Ora, il vuoto e il silenzio vivono nella mia cassetta delle lettere. I postini, credo, si stanno lentamente estinguendo, incalzati da Twitter, o da Instagram.
Tutto il resto, signora mia, è noia.
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inserita il 23/03/2015
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