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Chi ha paura dell'uomo nero???

... io no, io no, io no... Balle!


(questa vuole essere solo una riflessione su osservazioni fatte, e null'altro...)


In molti Paesi, in differenti continenti, ho notato che la gente di colore chiaro tende a cercare sicurezza in altre gente della stessa tonalita`... mmm, e` dura parlare di queste cose cercando di essere cromaticamente corretti... ok, diro` pane al pane e vino al vino: i bianchi (ma non solo) tendono a cercare conforto in persone dello stesso colore. Nell'Australia centrale, per esempio, per le strade di cittadine dove le uniche cose che si incontrano sono i cespugli sospinti dal vento e gli aborigeni schivi dell'alcool, mi e` capitato spesso di notare persone di evidente origine occidentale che mi sorridevano o salutavano, cosa che non facevano con gli abo (neppure con i cespugli, ma questo immagino dipenda da altri fattori). Ricordo una ragazza alle isole Fiji che, alla stazione dei bus, dopo essersi guardata un po' attorno decise di lasciare il suo bagaglio con me mentre andava al bagno... le chiesi perche` proprio con me, e non con qualcun altro, e mi rispose che le sembravo affidabile in quanto unico altro occidentale nei paraggi... Ora, qui nelle Guyane, si ripete la stessa storia, la gente sembra quasi cercare sicurezza e confidenza nei propri simili (di colore)...


Onestamente, se guardo in faccia alle persone nere nere, quelle che nella notte scura non le distingueresti dallo sfondo, non noto mai una sorriso o almeno un'espressione che inviti ad un normale sentimento di complicita`, ma non puo` essere solo questo... deve esserci di piu`... perche` mi sembra sempre una situazione simile a quella delle persone che si salutano sui sentieri di montagna, come per dire "hei, siamo compagni di avventura, in caso di necessita` contero` su di te come tu conteresti su di me", piu` che un "heila`, un'altra anima viva lungo questi sentieri..."?!


Quella che all'inizio credevo una semplice coincidenza e` da tempo diventata statisticamente rilevante, e quindi non dismissibile con un semplice "sara` la mia immaginazione!"... che le colpevoli siano le madri, che quando eravamo piccoli ci minacciavano con la possibile venuta dell'uomo nero in caso fossimo stati cattivi, o dipende dalla nostra societa`, che spesso relega le persone nere (non "di colore", perche` i gialli o i marroni non subiscono lo stesso trattamento... avete mai avuto paura di un giapponese? e di un indiano?) in fasce in cui alle quali la violenza non e` estranea, e che quindi ci crea timorosi creando i nostri fantasmi?


Commenti

Il giorno 11/05/2006, Lidia ha scritto:
E cosa dicevano le mamme dei bambini neri? "Se continui a fare i capricci arriverà l'uomo bianco!" ??
Il giorno 11/05/2006, Daniele ha scritto:
Dati la vendita e l'uso di bambole debitamente colorate, sia tra i neri sia tra i gialli, suppongo che anche il sunnominato "uomo" cambi di colore secondo le circostanze (e, forse, quello bianco è davvero più pericoloso...)
Il giorno 30/05/2006, lotzen ha scritto:
Quei maiali degli inglesi, dovunque vanno, creano situazioni di qusto tipo: in Sud-Africa (con l' apartheid), negli USA (hanno creato i ghetti), in Australia (con gli aborigeni), ecc. I british sono i razzisti per eccellenza, e riescono addirittura a discriminare anche gli irlandesi, sparandogli addosso (come accadde in Londonderry, pochi decenni fa). Io credo che queste cose non accadano, quando il popolo colonizzatore, sono ad esempio i portoghesi (i neri in Brasile non sono affatto discriminati!!!).
Non c'è nessun futuro per sua maestà, la regina del cazzo, e "lady D"!!!!!
Il giorno 30/05/2006, Daniele ha scritto:
Sono molto in disaccordo con persone che accusano gli altri di discriminazione usando un linguaggio che si può eufemisticamente definire "scorretto": i grandi personaggi che contro la discriminazione si batterono fino a pagare con la vita (due per tutti: Gandhi e M.L. King) usarono ben altrto linguaggio, quello della pace e della tolleranza anche per gli avversari.
Il razzismo ha molte facce (in Guyana francese c'è quello dei neri per i bianchi, provare per credere!), i ghetti nacquero nell'italianissima Venezia (studiare la storia per credere!), il Sud-Africa fu colonizzato dagli olandesi... quanto al Brasile, in molti stati c'è un buon grado di integrazione, ma le statistiche mostrano che la maggior parte dei poveri hanno sempre la pelle scura...
Il giorno 09/06/2006, Daniela ha scritto:
Ciao Daniele, ti do ragione per quanto riguarda il commento della persona "lotzen" ... innanzitutto è urgente un ripasso della storia... secondo il popolo inglese non mi sembra x niente razzista, anzi.. io che in UK ci sono spesso ho avuto sempre e solo esperienze positive e sono sempre sorpresa della pacifica convivenza di tante razze diverse.. cosa che magari gli italiani o i tedeschi..e molti altri devono ancora imparare!! ciao ciao

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inserita il 27/04/2006
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