Tra un'oretta va in onda la seconda mia partecipazione al programma "l'uomo della notte" di Maurizio Costanzo. Si doveva parlare di Esperanto, ma la presenza di un'altra ospite ha leggermente stravolto la scaletta... che volete farci, così va il mondo.

Ma come ci sono arrivato, io, da Costanzo? Ebbene, per farla breve, nel 2006 ho accompagnato il resto della 3Bi Italia (la ditta di cui siamo soci mio padre, mia sorella ed io) al Flormart di Padova, e lì ho conosciuto alcuni giornalisti di testate florovivaistiche; tra loro, una signora che lavora anche per la rivista Elle, la quale si è interessata al mio giro del mondo e mi ha fatto intervistare (l'intervista è uscita a novembre 2007, c'è il PDF nella sezione... mmm, obbella: in che sezione l'avrò messo? ok, diciamo che potrebbe andare benissimo in quella VIAGGI... domani ce lo metto). L'intervista è finita in mano a qualcuno dei collaboratori di Costanzo, e così io sono finito in radio (e mica una radio qualunque... Radio Rai!.. anche se, devo ammetterlo, l'orario è un po' infelice).

Per chi non l'avesse sentita (ok, metterò anche i file audio a disposizione... bisognerebbe fare un YouTube solo per la radio...), si è parlato di viaggi, di viaggiare, di Terzani, di Asimov, di Cina e di Esperanto (Costanzo ha cercato di stuzzicarmi anche sulla malinconia, ma io con abile mossa ho deviato dal selciato - son stufo di veder trasformare sempre questi racconti in una "fuga per amore"); proprio l'Esperanto ha innescato l'interesse del Maurizio nazionale, che ha chiesto di risentirci... e, stasera, l'abbiamo fatto.

Perché la trasmissione è registrata, ovviamente. Mi chiamano alle 20:30, mi mettono in attesa, il fonico mi fa fare una prova volume ("conta fino a 5... ok, perfettissimo!"... fantastico, so contare fino a 5!), poi squilla un telefono fittizio ed io son là, in studio, di fianco all'uomo coi baffi più famosi dopo quelli della Bialetti e Magnum PiAi. Poco Esperanto, molto Venezuela (terra bella, ma pericolosa più di quanto non si dica), un po' di sana invidia (di Costanzo? Mi par strano...), ed i 15 minuti passano veloci. Peccato, avevo inviato loro anche un paio di brani di musica esperantista, speravo potessero inserirne almeno uno in scaletta... sarà per un'altra volta.

Hei, se siete rimasti su l'altra volta, o se lo farete questa volta, che ne dite di lasciare un commento? Rispondo a tutte le domande, fatta salva la pubblica decenza...