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OK fare caldo, ma così tanto noooo!
Ho deciso che cambio in corsa questo diario: è veramente difficile riuscire a trovare dei punti internet, e scrivere 7 pagine in una volta è impossibile. quindi, cercherò di raccontarvi il meglio...
il secondo giorno a Colombo è stato già meno sciocchizzante, avevo ancora nel pancino la deliziosa cena vegetariana della sera precedente (devo aver speso circa 1,8 euri!), e sono andato in giro per acquistare il biglietto per visitare i vari siti culturali sparsi nel paese. a parte la praticamente assoluta mancanza di indicazioni in lingua umana, il che mi ha portato a girare per circa due ore non dico in tondo ma quasi, sono riuscito nel mio intento. per festeggiare, ho acquistato un king coconut (tipo noce di cocco, ma giallo/arancio e più grosso) da bere (con cannuccia inserita in the top... acqua sporca, cmq, molto sciapa, ma almeno disseta) e mi son messo a guardare degli allenamenti di cricket.
poi sono tornato al tempio sul lago, quello del giorno prima, a trovare il mio amico vecchietto custode. sono rimasto lì, all'ombra, per almeno 90 minuti, scambiando sporadiche parole con lui e con tre ragazzi che sono passati a trovarlo (o a dormicchiare al tempio, non so). poi sono andato in stazione, dove mi ha raggiunto INDOVINA UN po'? mister Wije, per assicurarsi che sarei andato a casa sua nel fine settimana... mmm, la cosa mi puzza un po', vedremo.
il treno parte, mi porta via lontano - ad una velocità ridicola, ma per quel che costa -, faccio conoscenza con una coppia che porta il figlio di un anno a celebrare non so cosa al tempio di Anuradhapura... vedo risaie, molte mucche (Sacre?), e tante stelle (Max, ma qui siamo australi o boreali?). arrivo alle 21, semino i tuk tuk e i procacciatori d'affari (come da guida LP), e arrivo alla Milano Rest House (scoprirò che han scelto il nome perché è facile da pronunciare). Mega doccia - fantastica - e poi noodle di pollo e verdure, innaffiati da buona soda.
a colazione (siamo al 25) trovo un australiano ed una vancouveriana, scambiamo suggerimenti su luoghi e cose da vedere (diciamo pure che loro ne danno a me), scopro pure che l'aussie per una camera come la mia paga 150 rupie di meno... poi devo parlare col boss... noleggio bici sgangherata, con un solo freno su 4, e parto verso i templi.
il primo è lo Sri Maha Bodhi, dove c'e la pianta storicamente più vecchia del mondo (le cronache la registrano 2000 anni fa); sotto una pianta uguale, il Buddha raggiunse l'illuminazione (sarà per questo che ci mettono su le lampadine?). Ogni albero di questo tipo è sacro per i buddisti, che ci costruiscono intorno un tempio, ci appendono bandierine e preghiere scritte su pezzi di stoffa. Molta gente è qua, la settimana scorsa erano in 2 MILIONI (giuro!), lo puoi sentire che è un posto importante. All'uscita, l'omino che mi tiene le scarpe mi porta un bicchiere per bere dalle fontanelle di acqua gelata e clorizzata per i pellegrini... evvai! fa già un caldo boia, quindi meglio prenderci dentro.
apro una parentesi: ho deciso di fregarmene un pò delle indicazioni sanitarie, nel senso che non posso andare avanti dei mesi a bere acqua solo in bottiglia in ogni luogo in cui vado... quindi, con discernimento, mangerò e berrò anche le cose che non fanno morire loro :-)
incontro le mie prime scimmie, sono 'macachi dal berretto', si siedono proprio come noi e se gli dai un pò di riso allungano delle mani delicatissime per prenderlo... ti sfiorano, quasi... in realtà, poi le vedo anche menarsi tra loro, ma con me sono gentilissime - si vede che mi sentono uno di loro -.
Mi affianca una guida estemporanea, ed io me lo porto dietro ad illustrarmi un pò di templi, come i resti del palazzo di bronzo (detto così per il colore del tetto), il grande dagoba bianco (forse il più grande dello SriLanka.. a proposito: il dagoba è un tempio a collinetta, di solito con in cima una parallelepipedo per le reliquie ed una specie di ombrello chiuso; dentro è tutto pieno, non si può visitare... quasi come le piramidi, insomma, ma senza morto inside) e quello tutto fatto di mattoni che ce ne sono così tanti che potrebbero farci un muro da Londra ad Edimburgo. Con la bici visito altri templi, fa caldo e continuo a comprare bottigliette refrigeranti, ed incontro tanta gente per strada che (in quest'ordine)
a) mi saluta con Hello (non ci sono molti turisti che sudano in bici, in giro di questi tempi)
b) mi chiedono Uotsyorneim
c) mi chiedono Ueryufrom
d) si voltano dall'altra parte... mah!
ritrovo la coppia del treno, stanno facendo un picnic finita la cerimonia (il piccolo non ha più il bollo nero che aveva in fronte ieri, ma magari è solo andato via col sudore...), mi scontro con le regole imposte dalla polizia per la sicurezza della zona (devo capire perché solo a me dicono di parcheggiare la bici, cmq... devono essere amici di Santin!) e raggiungo l'ultimo tempio, incastonato nella roccia e silenzioso - almeno finché non arriva la comitiva di scolaretti per visitarlo... ne troverò molte in giro, pare che veramente gli facciano conoscere la loro cultura on site...
torno alla rest house, riconsegno la bici lamentandomi per i freni (è stata davvero dura fermarsi in discesa, specie se considerate che indossavo i sandali) e mi abbuonano l'affitto, faccio pure le mie rimostranze per il costo della camera e anche lì me lo abbassano a 550... finita la parte cattiva, mi siedo col boss a parlare di SriLanka e di come gli vanno gli affari, mentre provo a ricucire l'orlo dei miei pantaloni che è stato mangiucchiato dalla bici... siamo in simpatia, mi offre pure da bere (cazzo, no, ancora birra! per fortuna dopo arriva il the). ceno, e poi altra chiacchierata sul perché non si riescono ad aprire locali come pub e karaoke in SriLanka, e - con un cameriere - sul perché vale o non vale la pena spendere 10000 dollari per venire in Italia a cercar fortuna... hei, ma mi hanno preso per un tuttologo?
il secondo giorno a Colombo è stato già meno sciocchizzante, avevo ancora nel pancino la deliziosa cena vegetariana della sera precedente (devo aver speso circa 1,8 euri!), e sono andato in giro per acquistare il biglietto per visitare i vari siti culturali sparsi nel paese. a parte la praticamente assoluta mancanza di indicazioni in lingua umana, il che mi ha portato a girare per circa due ore non dico in tondo ma quasi, sono riuscito nel mio intento. per festeggiare, ho acquistato un king coconut (tipo noce di cocco, ma giallo/arancio e più grosso) da bere (con cannuccia inserita in the top... acqua sporca, cmq, molto sciapa, ma almeno disseta) e mi son messo a guardare degli allenamenti di cricket.
poi sono tornato al tempio sul lago, quello del giorno prima, a trovare il mio amico vecchietto custode. sono rimasto lì, all'ombra, per almeno 90 minuti, scambiando sporadiche parole con lui e con tre ragazzi che sono passati a trovarlo (o a dormicchiare al tempio, non so). poi sono andato in stazione, dove mi ha raggiunto INDOVINA UN po'? mister Wije, per assicurarsi che sarei andato a casa sua nel fine settimana... mmm, la cosa mi puzza un po', vedremo.
il treno parte, mi porta via lontano - ad una velocità ridicola, ma per quel che costa -, faccio conoscenza con una coppia che porta il figlio di un anno a celebrare non so cosa al tempio di Anuradhapura... vedo risaie, molte mucche (Sacre?), e tante stelle (Max, ma qui siamo australi o boreali?). arrivo alle 21, semino i tuk tuk e i procacciatori d'affari (come da guida LP), e arrivo alla Milano Rest House (scoprirò che han scelto il nome perché è facile da pronunciare). Mega doccia - fantastica - e poi noodle di pollo e verdure, innaffiati da buona soda.
a colazione (siamo al 25) trovo un australiano ed una vancouveriana, scambiamo suggerimenti su luoghi e cose da vedere (diciamo pure che loro ne danno a me), scopro pure che l'aussie per una camera come la mia paga 150 rupie di meno... poi devo parlare col boss... noleggio bici sgangherata, con un solo freno su 4, e parto verso i templi.
il primo è lo Sri Maha Bodhi, dove c'e la pianta storicamente più vecchia del mondo (le cronache la registrano 2000 anni fa); sotto una pianta uguale, il Buddha raggiunse l'illuminazione (sarà per questo che ci mettono su le lampadine?). Ogni albero di questo tipo è sacro per i buddisti, che ci costruiscono intorno un tempio, ci appendono bandierine e preghiere scritte su pezzi di stoffa. Molta gente è qua, la settimana scorsa erano in 2 MILIONI (giuro!), lo puoi sentire che è un posto importante. All'uscita, l'omino che mi tiene le scarpe mi porta un bicchiere per bere dalle fontanelle di acqua gelata e clorizzata per i pellegrini... evvai! fa già un caldo boia, quindi meglio prenderci dentro.
apro una parentesi: ho deciso di fregarmene un pò delle indicazioni sanitarie, nel senso che non posso andare avanti dei mesi a bere acqua solo in bottiglia in ogni luogo in cui vado... quindi, con discernimento, mangerò e berrò anche le cose che non fanno morire loro :-)
incontro le mie prime scimmie, sono 'macachi dal berretto', si siedono proprio come noi e se gli dai un pò di riso allungano delle mani delicatissime per prenderlo... ti sfiorano, quasi... in realtà, poi le vedo anche menarsi tra loro, ma con me sono gentilissime - si vede che mi sentono uno di loro -.
Mi affianca una guida estemporanea, ed io me lo porto dietro ad illustrarmi un pò di templi, come i resti del palazzo di bronzo (detto così per il colore del tetto), il grande dagoba bianco (forse il più grande dello SriLanka.. a proposito: il dagoba è un tempio a collinetta, di solito con in cima una parallelepipedo per le reliquie ed una specie di ombrello chiuso; dentro è tutto pieno, non si può visitare... quasi come le piramidi, insomma, ma senza morto inside) e quello tutto fatto di mattoni che ce ne sono così tanti che potrebbero farci un muro da Londra ad Edimburgo. Con la bici visito altri templi, fa caldo e continuo a comprare bottigliette refrigeranti, ed incontro tanta gente per strada che (in quest'ordine)
a) mi saluta con Hello (non ci sono molti turisti che sudano in bici, in giro di questi tempi)
b) mi chiedono Uotsyorneim
c) mi chiedono Ueryufrom
d) si voltano dall'altra parte... mah!
ritrovo la coppia del treno, stanno facendo un picnic finita la cerimonia (il piccolo non ha più il bollo nero che aveva in fronte ieri, ma magari è solo andato via col sudore...), mi scontro con le regole imposte dalla polizia per la sicurezza della zona (devo capire perché solo a me dicono di parcheggiare la bici, cmq... devono essere amici di Santin!) e raggiungo l'ultimo tempio, incastonato nella roccia e silenzioso - almeno finché non arriva la comitiva di scolaretti per visitarlo... ne troverò molte in giro, pare che veramente gli facciano conoscere la loro cultura on site...
torno alla rest house, riconsegno la bici lamentandomi per i freni (è stata davvero dura fermarsi in discesa, specie se considerate che indossavo i sandali) e mi abbuonano l'affitto, faccio pure le mie rimostranze per il costo della camera e anche lì me lo abbassano a 550... finita la parte cattiva, mi siedo col boss a parlare di SriLanka e di come gli vanno gli affari, mentre provo a ricucire l'orlo dei miei pantaloni che è stato mangiucchiato dalla bici... siamo in simpatia, mi offre pure da bere (cazzo, no, ancora birra! per fortuna dopo arriva il the). ceno, e poi altra chiacchierata sul perché non si riescono ad aprire locali come pub e karaoke in SriLanka, e - con un cameriere - sul perché vale o non vale la pena spendere 10000 dollari per venire in Italia a cercar fortuna... hei, ma mi hanno preso per un tuttologo?
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inserito il 26/06/2003
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