Sei qui: i miei viaggi » OltreIlGiardino: un giro del mondo in 800 giorni » Venezuela » Rimanere a secco al mare
Rimanere a secco al mare
Me la sono un pò cercata, devo dire: l'ultima volta che avevo controllato il mio conto in banca fu in Brasile, avevo un bel mucchio di soldini ancora lì al calduccio, ma se ti metti in testa di visitare le 3 Guyane dovresti fare attenzione, caro il mio viaggiatore solitario...
Così, lasciati i guachari, arrivo a Cumanà sulla costa caribica, e penso di fermarmi solo un giorno per visitare il visitabile incluso il museo dedicato a Josè Antonio Sucre, figlio benemerito di tale città. Ma tutto è chiuso, tutto è sprangato, è sabato ma pare che la Cultura da queste parti se la siano dimenticata in un angolo della Rivoluzione, solo il castello è aperto e io lo sfrutto per fare qualche bella foto della città dall'alto mentre l'anziano custode mi indica con nonchalance il cartello nel quale si invita a lasciare una mancia alla guida... Il gelato all'esterno nel calore che ti scioglie si scioglie anch'esso nell'ugola ma rinfresca, ed io ridiscendo nelle strade deserte dove qualche pattuglia di polizia serve a tenere la situazione più tranquilla che in molte altre città.
Di 8 banche che possiede Cumanà 2 hanno il bancomat chiuso, in 5 non funziona (lunghe code all'esterno, inutilmente) e l'ultima mi dice che non posso prendere soldi con la mia carta di credito. Perché? Boh, continuo a cercare, incontro una ragazza tedesca (Daniela!) con la quale forzo l'entrata per Sucre (la guida non c'è, ma convinciamo il guardiano a farci entrare lo stesso) e poi vado ad un concerto (Mozart e Vivaldi) nello stesso edificio in occasione del giorno della madre e ad un altro di musica e balli locali (tutto gratis, anche se non siamo mamme!).
Strana ragazza, Daniela: siamo nello stesso alberghetto, e mi propone di risparmiare un pò di soldi condividendo la stanza. Il gestore ci guarda un pò sorpreso, immagino che stia pensando "ma come? si conoscono da appena 5 minuti e già...", ma alla fine accetta il cambio. Non sono solito raccontare quello che faccio nel privato di una camera, ma in questo caso posso farlo senza timore: dormiamo. Lo so, può sembrare strano a molti, ma ci sono ancora ragazzi e ragazze (posso definirmi ragazzo?) capaci di condividere normalmente un letto senza che questo implichi necessariamente una conoscenza biblica...
Il giorno dopo riprovo con la carta di credito, ma niente. La cosa strana è che posso pagare l'hotel, per quello non ho nessun problema, ma se solo provo a ritirare denaro...
Ho deciso di fermarmi per il finesettimana, perché se mi metto in viaggio sono senza denaro... prendiamo un battellino, ci porta dall'altra parte della baia, sulla penisola di Araya. Là camminando nel sol cocente visitiamo le miniere di sale, con i loro colori rosati ma niente fenicotteri, e la fortificazione che gli spagnoli costruirono talmente bene che quando tentarono di farla saltare non ci riuscirono... Poi un'oretta di spiaggia, tanto per abbrustolirsi un po', ed un'altra camminata per raggiungere un belvedere per ammirare altre saline. Un uomo ci offre un bicchierino di rum, ma essendo il sole a picco ringraziando rifiutiamo, e torniamo verso Cumanà da cui Daniela parte verso oriente. Io resto, poca voglia di uscire, pochi soldi, mi guardo due film in tv.
Al mattino dopo, dopo altri inutili tentativi, scopro via internet che FINECO ha pensato bene di bloccarmi la carta perché il mio conto era in rosso (dato che dovrei avere un mese di credito, non capisco bene la mossa, ma ormai è fatta). Metto in moto mia sorella (santa donna... se non ci fosse lei, a volte, mi sentirei quasi figlio unico...) per contattare la banca e rimpolpare il conto, e giro come un pazzo per ore per trovare qualcuno che mi cambi dei dollari (per i traveller's cheque non c'è niente da fare): tra le idee astute del Governo c'è stata anche quella di impedire alle banche di cambiare valuta straniera, ergo l'unica soluzione è qualche negoziante compiacente...
Con pochi soldi in tasca decido di raggiungere Santa Fe, paesino sulla costa del Parco Nazionale Mochima, dove spero di spendere poco mentre attendo che le lungaggini burocratiche facciano il loro corso. Lì mi raggiungono i due amici austriaci conosciuti a Santa Elena, e assieme organizziamo un giro di snorkelling in alcune delle isole del Parco (bei coralli, un bel pò di pescetti vari, qualche seppiolina, murene, tante bollicine che sgorgano dal fondo in un luogo in cui ti pare di fare un idromassaggio, e persino il relitto di una nave affondato decenni fa e già ripopolato da flora e fauna marine) e tante ore di spiaggia... una spiaggia dorata, pulita (i proprietari delle "posadas" sul lungomare prezzolano alcuni locali per rastrellarla ogni mattina), dove l'unica cosa che si fa notare è la quasi totale assenza degli abitanti del villaggio... sembra che non vogliano mischiarsi con i turisti, forse qualcuno gli ha fatto intendere che non devono... non so, ricevo risposte ambigue, è certo che furtarelli e cose più gravi accadono anche in questo "Paradiso", le sbarre alle finestre delle camere non sono messe lì per filtrare il sole...
3 notti al mare, ed è ora di ripartire: i soldi sono arrivati sul conto, la carta è ancora bloccata ma ho speranze per domani, ergo da Puerto La Cruz ci separiamo ed io prendo un bus per andare a Merida, sulle Ande... chissà che dopo le 18 ore di viaggio non possa di nuovo riprendere il mio viaggio con tranquillità...
Così, lasciati i guachari, arrivo a Cumanà sulla costa caribica, e penso di fermarmi solo un giorno per visitare il visitabile incluso il museo dedicato a Josè Antonio Sucre, figlio benemerito di tale città. Ma tutto è chiuso, tutto è sprangato, è sabato ma pare che la Cultura da queste parti se la siano dimenticata in un angolo della Rivoluzione, solo il castello è aperto e io lo sfrutto per fare qualche bella foto della città dall'alto mentre l'anziano custode mi indica con nonchalance il cartello nel quale si invita a lasciare una mancia alla guida... Il gelato all'esterno nel calore che ti scioglie si scioglie anch'esso nell'ugola ma rinfresca, ed io ridiscendo nelle strade deserte dove qualche pattuglia di polizia serve a tenere la situazione più tranquilla che in molte altre città.
Di 8 banche che possiede Cumanà 2 hanno il bancomat chiuso, in 5 non funziona (lunghe code all'esterno, inutilmente) e l'ultima mi dice che non posso prendere soldi con la mia carta di credito. Perché? Boh, continuo a cercare, incontro una ragazza tedesca (Daniela!) con la quale forzo l'entrata per Sucre (la guida non c'è, ma convinciamo il guardiano a farci entrare lo stesso) e poi vado ad un concerto (Mozart e Vivaldi) nello stesso edificio in occasione del giorno della madre e ad un altro di musica e balli locali (tutto gratis, anche se non siamo mamme!).
Strana ragazza, Daniela: siamo nello stesso alberghetto, e mi propone di risparmiare un pò di soldi condividendo la stanza. Il gestore ci guarda un pò sorpreso, immagino che stia pensando "ma come? si conoscono da appena 5 minuti e già...", ma alla fine accetta il cambio. Non sono solito raccontare quello che faccio nel privato di una camera, ma in questo caso posso farlo senza timore: dormiamo. Lo so, può sembrare strano a molti, ma ci sono ancora ragazzi e ragazze (posso definirmi ragazzo?) capaci di condividere normalmente un letto senza che questo implichi necessariamente una conoscenza biblica...
Il giorno dopo riprovo con la carta di credito, ma niente. La cosa strana è che posso pagare l'hotel, per quello non ho nessun problema, ma se solo provo a ritirare denaro...
Ho deciso di fermarmi per il finesettimana, perché se mi metto in viaggio sono senza denaro... prendiamo un battellino, ci porta dall'altra parte della baia, sulla penisola di Araya. Là camminando nel sol cocente visitiamo le miniere di sale, con i loro colori rosati ma niente fenicotteri, e la fortificazione che gli spagnoli costruirono talmente bene che quando tentarono di farla saltare non ci riuscirono... Poi un'oretta di spiaggia, tanto per abbrustolirsi un po', ed un'altra camminata per raggiungere un belvedere per ammirare altre saline. Un uomo ci offre un bicchierino di rum, ma essendo il sole a picco ringraziando rifiutiamo, e torniamo verso Cumanà da cui Daniela parte verso oriente. Io resto, poca voglia di uscire, pochi soldi, mi guardo due film in tv.
Al mattino dopo, dopo altri inutili tentativi, scopro via internet che FINECO ha pensato bene di bloccarmi la carta perché il mio conto era in rosso (dato che dovrei avere un mese di credito, non capisco bene la mossa, ma ormai è fatta). Metto in moto mia sorella (santa donna... se non ci fosse lei, a volte, mi sentirei quasi figlio unico...) per contattare la banca e rimpolpare il conto, e giro come un pazzo per ore per trovare qualcuno che mi cambi dei dollari (per i traveller's cheque non c'è niente da fare): tra le idee astute del Governo c'è stata anche quella di impedire alle banche di cambiare valuta straniera, ergo l'unica soluzione è qualche negoziante compiacente...
Con pochi soldi in tasca decido di raggiungere Santa Fe, paesino sulla costa del Parco Nazionale Mochima, dove spero di spendere poco mentre attendo che le lungaggini burocratiche facciano il loro corso. Lì mi raggiungono i due amici austriaci conosciuti a Santa Elena, e assieme organizziamo un giro di snorkelling in alcune delle isole del Parco (bei coralli, un bel pò di pescetti vari, qualche seppiolina, murene, tante bollicine che sgorgano dal fondo in un luogo in cui ti pare di fare un idromassaggio, e persino il relitto di una nave affondato decenni fa e già ripopolato da flora e fauna marine) e tante ore di spiaggia... una spiaggia dorata, pulita (i proprietari delle "posadas" sul lungomare prezzolano alcuni locali per rastrellarla ogni mattina), dove l'unica cosa che si fa notare è la quasi totale assenza degli abitanti del villaggio... sembra che non vogliano mischiarsi con i turisti, forse qualcuno gli ha fatto intendere che non devono... non so, ricevo risposte ambigue, è certo che furtarelli e cose più gravi accadono anche in questo "Paradiso", le sbarre alle finestre delle camere non sono messe lì per filtrare il sole...
3 notti al mare, ed è ora di ripartire: i soldi sono arrivati sul conto, la carta è ancora bloccata ma ho speranze per domani, ergo da Puerto La Cruz ci separiamo ed io prendo un bus per andare a Merida, sulle Ande... chissà che dopo le 18 ore di viaggio non possa di nuovo riprendere il mio viaggio con tranquillità...
Racconti che potrebbero interessarti
Commenti
Il giorno 19/05/2006, Lidia ha scritto...
Il giorno 19/05/2006, Luigia Madella ha scritto...
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserito il 18/05/2006
visualizzato: 2954 volte
commentato: 3 volte
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1436123
Cerca nel diario
Cerca tra i racconti di viaggio pubblicati nel diario di bordo:
Ultime destinazioni
Racconti più recenti
- Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Ponti e isole che compaiono dalla nebbia
- Chi l'ha (il) visto?
- Incontri d'anime grandi e piccole in India
- Hampi, imprevisto del percorso
Racconti più letti
- Storie di corna
- La mafia del fiore rosso
- Pulau Penang, ultima tappa
- I 5 sensi
- In missione per conto di Io
Racconti più commentati
- E dagli col tecnico berico dal cuore spezzato... (15)
- In missione per conto di Io (14)
- Sono zia!!! (12)
- 4 righe da Tumbes (10)
- Aspettando il puma (ed il condor, e il guanaco) (10)
Ultimi commenti
- massielena su Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Mariagrazia su Fare le cose in grande
- Mariagrazia su Grandi masse rosse
- Massielena su Fare le cose in grande
- Daniele su Fare le cose in grande
Tag del diario di bordo
Aguas Calientes
Ajanta
Amalfi
Amazzonia
Ambato
Andahuaylillas
Angra dos Reis
Arequipa
Assisi
Asunción
Aurangabad
Baia Mare
Balau Lac
Bassin Bleu
Bassin Zim
Bellagio
Bishkek
Bocas del Toro
Bogotà
Bologna
Bonito
Boquete
Buenos Aires
Buzios
Bwindi
Cajamarca
California
Camaguey
Campeche
Campulung
Cancun
Cannes
canyon del Colca
Cap-Haïtien
Cartagena
Cayo Las Brujas
Cernobbio
Chaa Creek
Chapada Diamantina
Chiapa de Corzo
Chiavari
Chichen Itzà
Chichicastenango
Chiloe
Chivay
Cienfuegos
Città del Guatemala
Città del Messico
Cluj Napoca
Copacabana
Copán
Copán Ruinas
Costa Azzurra
Costiera Amalfitana
Cuenca
Curitiba
Cusco
Dubai
Dukla
Dunhuang
Dushanbe
El Calafate
El Chaltén
El Tajin
Ellora
Entebbe
ExPlus
Fan Mountains
fiume Pacuare
fiume Tambopata
Florianopolis
Foz do Iguaçu
GCC
Gilroy
Goa
Granada
Grand Circle
Guayaquil
Hampi
Huamachuco
Humenne
Igoumenitsa
Iguaçu
Iguazu
Ilha Grande
India
Ingapirca
Interlaken
Isla Colon
Isla del Sol
Isla Mujeres
Istanbul
Jacmel
Jaiyuguan
JLA
Joya de Ceren
Kampala
Kashgar
Khodjent
Kibale
Koch Kor
Kokand
Kumkoy
La Antigua Guatemala
La Havana
La Paz
lago di Como
lago Maggiore
lago Nicaragua
lago Song-Kol
lago Titicaca
lago Yojoa
lake Mburo
Leon
Lima
Livingston
Livorno
Londra
Lublin
Lucca
Macerata
Machu Picchu
Madaba
Madrid
Madurai
Majorda
Managua
Manaus
Mar Nero
Margilon
Mérida
Mesilla
Milano
Momostenango
Monaco
Monte Alban
Mumbai
Murchison Falls
Mutianyu
Mysore
Nashik Road
Nice
Nyjrbator
Oaxaca
Old Goa
Ometepe
Omoa
Osh
Otavalo
Pacaya
Palenque
Panajachel
Panamà
Papantla
Paratì
Patagonia
Pechino
Pelourinho
Península Valdés
Petra
Pisac
Port Au Prince
Portoferraio
Potosì
Poza Rica
Pucon
Puebla
Puerto Madryn
Puerto Maldonado
Puerto Natales
Puerto Piramides
Puerto Varas
Puno
Punta Arenas
Quetzaltenango
Quito
Rang
Raqchi
Ravello
Recanati
Reedley
Rio de Janeiro
Rio Dulce
Riobamba
Roma
Ruse
salar
Salvador da Bahia
Samarcanda
San Agustin
San Blas
San Cristobal de las Casas
San Francisco
San Francisco El Alto
San Ignacio
San José
San Juan
San Marcos La Laguna
San Pedro
San Pedro de Atacama
San Pedro La Laguna
Santa Barbara
Santa Caterina
Santa Clara
Santa Elena de Monteverde
Santa Margherita Ligure
Santiago
Santiago Atitlan
Santiaguito
Sarospatak
Sary Tash
Seno Otway
Sequoia National Park
Shobak
Sighisoara
Sillustani
Siloli
Sololà
Sorrento
Stresa
Sucre
Sud America
Sumidero
Tambo Machay
Targu Mures
Tash Rabat
Taulabé
Tegucigalpa
Tiahuanaco
Tierra del Fuego
Tikal
torre di Burana
Torres del Paine
Transfagarasan
Trinidad
Trujillo
Tucan Travel
Turpan
Urbino
Urumqi
USA
Ushuaia
Uxmal
Uyuni
Vaduz
Vagabondo
Valdivia
Valle de Elqui
Valle di Fergana
Valparaiso
Veliko Tarnovo
Venezia
Viejo Palmar
Vila do Abraão
Viña del Mar
Viñales
Vize
Wild Frontiers
Xian
Yambol
Zamosc
Ziwa Rhino Sanctuary