Passano i mesi, passano i chilometri. Ora che ho già fatto mezzo giro del mondo, e sono appena entrato in un continente in cui (finalmente) l'inglese non è la lingua più parlata e il pane si trova in buone e differenti qualità, mi rendo conto che molte cose sono cambiate dallo scorso marzo.

Innanzitutto, il mio fisico: le mie fan saranno liete di sapere che la pancetta è calata (ho dovuto fare un altro buco nella cintura, una settimana fa), mentre la mia pelle ha raggiunto una doratura uniforme (ed utile a proteggersi un pò dai raggi del sole, che qui a Santiago batte bene) ed i miei peli sono tornati di quel bel biondo angelico che mi caratterizzava da piccolo (i capelli non completamente, ma pare che abbia fatto ripetute applicazioni di mesch... si scrive così?).
E, poi, il mio equipaggiamento: alcune cose si son perse (il coltellino svizzero, a Sydney), altre si sono rotte (la forbicina per le unghie), molte si stanno consumando e lentamente mi abbandonano (i pantaloni arancione erano ormai stracotti, e nonostante tentativi estremi di salvataggio mediante chirurgia profonda hanno preso definitivamente la via del cestino ieri, dopo che avevo acquistato un nuovo paio di short in centro; le scarpe da ginnastica ed i sandali li faccio resistere ancora qualche giorno, finché non trovo dei sostituti funzionali); per qualcosa, mi batto strenuamente contro l'usura, come per lo zainetto rosso, compagno di mille avventure e con la tendenza a scucirsi in alcuni punti critici (ma ho già trovato l'artigianello utile alla bisogna).

Dei soldi, non parlo. Anche perché è un pò che, per timore o per noncuranza, non getto sguardi sul mio conto corrente... okappa, lo faccio adesso, mi son messo addosso la curiosità...... pfiuu, sono ancora in attivo ;-)

Conoscenze: beh, quelle sì sono aumentate, come saprete se leggete il diario di bordo; i rapporti con gli italiani d'Italia (voi, in poche parole) sono elastici, nel senso che c'è chi mi scrive due o tre volte alla settimana (riuscendo anche a proporre contenuti interessanti), e chi resta silenzioso/a per mesi, neppure ringraziando per la cartolina ricevuta (ora non affannatevi, ormai la frittata è fatta: rimuginate nell'angolo, dietro la lavagna, per 15 minuti, sulle vostre malefatte!). Ma il mondo è così, a volte incontri persone che ti attaccano un bottone incredibile, ed altre apprezzi la comunicazione quando viene a spezzare un lungo silenzio...

Cambiamenti. In meglio, in peggio, è difficile dirlo. Come quello che oggi ho finalmente trovato il tempo (ed il coraggio) di fare al sito: spostarlo di posizione, cambiarlo di grafica e di funzionalità (aspetto critiche, più che lodi... ma costruttive, per favore), renderlo un pò più pronto al prossimo passo, che sarà quello dell'apertura agli altri membri della comunità delle pecorElettriche. Si tratta di evoluzione; e, come insegna madre Natura, staremo a vedere se ci porterà ad un vicolo cieco o se sarà l'inizio di una nuova primavera...

(miii, come sono filosofico oggi!)