Night Safari. Due parole, un consiglio: se venite qui, dovete per forza provarlo. È stupendo! Dalle 19:30 alle 24:00 (anche se conviene uscire un pò prima, data la carenza di autobus notturni... qui pare si fermi tutto, a mezzanotte, come per Cenerentola), ci si può aggirare a piedi o su un tram all'interno di un parco molto grande dove sono stati ricreati habitat per animali notturni.
Si possono perciò incontrare tigri, leoni, rinoceronti, cervi e cerbiatti, gatti pescatori, trampolieri, binturong (avvertite Alvise!), volpi volanti e tante tante altre bestie. Il parco è ben curato, gli addetti sono davvero cortesi e disponibili e gli animali paiono davvero molto più interessati alle loro faccende quotidiane che ai turisti.

Se dovessi fare una classifica degli avvistamenti, tra i migliori sicuramente metterei:
- le lontre che giocavano nel fiumiciattolo, con e senza pesci in mano (pardon, zampa)
- il rinoceronte che sbuffava nel suo bagno di fango, e la tigre dall'occhio di vetro che invece assaporava le bollicine della sua Jacuzzi
- il gufo gigante che svolazzava sulle nostre teste all'ingresso
- le giraffe che mangiavano placidamente le fresche frasche portate dal loro custode
- le iene che, senza ridersela, parevano proprio quelle del film Il Re Leone
- le due coppie di leopardi che, incuranti delle frotte di giapponesi, provvedevano ad esibirsi in accoppiamenti ripetuti davanti al naso di bambini stupefatti ("caro, dai, diamoci dentro! guarda, ho messo pure il completino leopardato...")
- il serpente enorme (pitone reticolato) nascosto sotto un falso gradino dell'anfiteatro dove c'è stata l'introduzione al parco, e da dove è stato tirato fuori con grande gioia delle signore che gli erano state sedute sopra a lungo senza saperlo
- infine, il meglio: serenata di lupi asiatici, con ululati che se te li senti mentre percorri da solo un sentierino stretto stretto non sai se metterti a correre o a pregare

La serata si è conclusa con una corsa sull'ultimo bus acchiappato per un pelo (dove l'autista mi ha permesso di salire con una bibita aperta infrangendo uno dei rigorosi divieti locali) ed una camminatina fino a casa (il bus non faceva esattamente tutto il percorso che mi necessitava...)