Ho scritto "ti amo" con* la sabbia.

Avrei potuto inciderlo nel legno, ma il legno potrebbe bruciare.

Avrei potuto comporlo con le conchiglie, ma le conchiglie potrebbero essere raccolte dai bimbi.

Avrei potuto fissarlo col cemento, ma il cemento in spiaggia non ci sta bene.

L’ho scritto con la sabbia, pensando che potesse diventare solido e liscio come il vetro; ma il vento l’ha soffiata via.

Ora, l’ho scritto dentro di me. Lì, resterà per sempre.

------

* Stavo rovistando tra un malloppo di materiale proveniente dal passato, ricordi del mio giro del mondo, cercando di decidere cosa davvero valeva la pena di eliminare e cosa invece andava rivisto, e mi sono imbattuto in una pagina dei miei appunti (che poi, a volte, diventavano racconti di viaggio, mentre altre restavano appunti) contenente stralci di canzoni (Ligabue, The Cure) e questa storia da spiaggia. Mi è tornato in mente quando l’ho scritta, e per chi, ma oggi ha poca importanza; ma mi piaceva condividerla, sperando che il tempo migliori e ci venga voglia di tornare in spiaggia. E sì, è "con" e non "su", ché se no la storia del vetro non funzionerebbe..