I guantini nuovi dell'imperatore
In pausa tra una biciclettata e l’altra (a breve rifarò il tour dei laghi con ExperiencePlus!, devo dire che è un giro molto bello, con ottimi hotel e percorsi spesso spettacolari, e poi ci si fanno gran nuotate!), ho deciso di investire un po’ dei soldi delle mance per migliorare il mio equipaggiamento ciclistico. Anche e soprattutto in previsione di quello che mi aspetta a settembre, con la (terza, quest’anno!) Expedition dalla Polonia fino ad Istanbul in Turchia.
Mi preoccupa, in particolare, la possibilità di incontrare pioggia (essendo settembre, direi che non è una possibilità così remota) e di inzuppare per bene quel poco che ho addosso (poco, perché non essendo un ciclista di professioni non mi sono mai dotato di alcunché, e quello che ho o mi è stato gentilmente passato da mio cognato Davide oppure l’ho ricevuto in omaggio dalle varie ditte per cui ho lavorato). Ora, finché si tratta di uno o due giorni di acqua, la sera solitamente si fa a tempo a far asciugare tutto; se però il numero aumentasse...
Ergo, in pieno spirito olimpico, sono andato da Decathlon e ho cercato un paio di pantaloni di ricambio (di quelli con il cavallo ben imbottito, ché dopo qualche ora in sella sei contento di aver messo su il pannolone) e delle scarpe più adatte di quelle da ginnastica che solitamente uso: Lisa e Gwendal, miei colleghi, mi hanno suggerito delle scarpe da MTB, ovvero mountain bike, ché hanno la suola più rigida (utile per fare meno sforzo con piede, pedalando) ma al contempo sono utilizzabili anche per camminare senza scivolar via come pattinatori sul ghiaccio (che è il problema delle scarpe da bici da corsa, solitamente); e così, nell’ampia scelta (due tipi!) disponibile, ho alla fine optato per quelle che mi sembravano contenere meglio i miei piedoni, senza per questo spendere una cifra eccessiva (tanto, quando mai potrò usarle fuori dal lavoro?).
E i guantini, direte voi, che c’entrano? C’entrano, c’entrano: visto che ho deciso di lasciar perdere la bicicletta ibrida e passare a quella da strada, che però ha un manubrio completamente diverso, così come diverso è il modo di manovrarla, ho pensato che un paio di guanti avrebbero facilitato la vita alle mie povero mani, che devono spesso sopportare più peso di quanto a loro piaccia. Guanti imbottiti nei punti giusti (spero), e con le dita tagliate, così le falangi potranno godersi il freddo delle discese alpine... brrrrrr!
Pagine che potrebbero interessarti
Commenti
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserita il 14/08/2012
visualizzata 2267 volte
commentata 1 volta
totale pagine: 542
totale visite: 1482730
Cerca nel blog
Cerca tra i contenuti pubblicati nel blog:
Categorie
Cerca tra le categorie presenti nel blog:
Pagine più recenti
- Memories (to the Moon and back)
- Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- Nandu 2020 - profondo sud
- Nandu 2020 - Natale con i tuoi, oppure con chi vuoi
- Nandu 2020 - tanti condor, ma niente puma, sotto le Torri
Pagine più lette
- Memories (to the Moon and back)
- Cremazione, alcuni dubbi risolti...
- Se saprai starmi vicino
- La patrino kiu nur oferas simplajn brakumadojn
- Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
Pagine più commentate
- Lei verrà... io ne ho già sete (25)
- GoT3 - The rains of Castamere (15)
- Game of Thrones - inizio terza stagione (12)
- Benedetto papa, ti sei dimesso? (11)
- Spedire un fax senza fax si può... basta internet (10)
- Cremazione, alcuni dubbi risolti... (10)
Ultimi commenti
- nadia nardi su Esame accompagnatore turistico: nozioni tecnica valutaria e doganale
- massielena su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- anna broll su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- Daniele su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires
- Anna Schiatti su Nandu 2020 - ultimo tango a Buenos Aires