Sul trenino notturno da Bangkok a Chiang Mai abbiamo incontrato il nostro monachello portafortuna: vecchietto decrepito e zoppo, vestito come si conviene di arancione sporco misto marrone, si è infilato nella sua cuccetta (temendo che Federica lo toccasse, cosa proibitissima!), ha tirato la tenda e... ha acceso la radiolinà PRONTO PRONTO qui MONACHELLO chi MI riceve??? Siamo stati lì a sganassare per decinaia di minuti, e a pianificare i seguenti scherzi:
- apertura improvvisa della tendina, con fotografia al monachello
- federica che si infilava in desabillè nella cuccetta, con seguente urlo del monachello dissacrato
- lancio di calzino sporco attraverso le fessure della tendina, con conseguente narcotizzazione del monachello...

siamo troppo buoni, non abbiamo fatto niente di tutto ciò (mentre lui, imperterrito, se ne sbatteva della gente che dormiva e trafficava con la sua radiolina).

Sempre in tema di monaci, a Chiang Mai abbiamo partecipato alle Monk Chat: nate in teoria per permettere ai novizi di far pratica d'inglese ed ai turisti per avere informazioni di prima mano sul buddismo e sulla Thailandia, sono in realtà (bhe, almeno quella a cui abbiamo partecipato noi) delle occasioni di fare quattro chiacchiere su Gianfranco Zola e Frank Sinatra bevendo una coca con un monaco che parla inglese ed altri due-tre che balbettano facendo da tappezzeria. Però, almeno adesso sappiamo che i monaci non possono toccare una donna neppure se in pericolo di vita (la donna), che si svegliano alle 4:30 del mattino per pregare cantare studiare e far le pulizie del tempio, e che gli piace anche Michael Jackson (anche se non possono cantare musica non sacra).