Sei qui: i miei viaggi » Sulle tracce di Marco Polo » Kyrgyzstan » Dove le carovane si riposavano

Dove le carovane si riposavano

immagine

Per secoli, le grandi civiltà dell'Oriente e dell'Occidente furono connesse da quella che viene chiamata "la Via della Seta", una serie di percorsi che attraversavano le montagne ed i deserti asiatici, mutevoli come il vento a causa di guerre, dispute territoriali, condizioni climatiche e chi più ne ha più ne metta. Ma, con tutte le loro difficoltà, queste "autostrade" non ben definite erano utilizzate da pellegrini, rifugiati, diplomatici e, soprattutto, mercanti, che con le loro caravane ne percorrevano tratti più o meno vasti portando, in una direzione e nell'altra, beni di ogni tipo: cavalli, oro, argento, lapislazzuli, avorio, giada, corallo, lana, cetrioli, vetri colorati di Murano, melograni, aglio, uva e vino viaggiavano verso la Cina, mentre ad occidente arrivavano seta, carta (uno dei segreti più gelosamente custoditi dai cinesi), porcellana, zenzero, rabarbaro, spezie, incenso, gemme e profumi.

Le carovane, composte da cavalli e soprattutto cammelli, che da Aleppo e Baghdad viaggiavano verso Samarcanda e Bukhara, dove incontravano altre caravane partite da Kashgar e Yarkanda, si appoggiavano lungo il percorso ad una fitta rete di caravanserragli, detti "rabat", ovvero dei luoghi che offrivano alloggio, stalle e magazzini, e che alla bisogna potevano facilmente trasformarsi in mercati.

Uno dei più famosi, perché ancora in buone condizioni, è quello di Tash Rabat, nel sud del Kirghizistan. Ci arriviamo, lasciato il lago Song-Kol, dopo un viaggio di svariate ore, la maggior parte delle quali trascorse su una strada sterrata che sale e scende lungo le bellissime montagne (particolarmente bello il tratto pieno di tornanti dei "33 pappagalli", così chiamato perché una famosa storia kirghiza racconta di un serpente la cui lunghezza equivaleva, appunto, a quella di 33 pappagalli), e percorrendo poi la strada principale che collega Bishkek con la Cina, rimessa a nuovo qualche anno fa dai cinesi che hanno prima offerto un prestito al governo locale e poi si sono aggiudicati l'appalto con la clausola che imprese ed operai dovevano appunto provenire dal "Grande Vicino".

La valle di Tash Rabat è stretta tra due catene montuose, alcune delle quali vengono soprannominate "denti del drago" perché una leggenda locale dice che gli acuti picchi sono in realtà l'apparato dentario di un enorme drago caduto dal cielo e rimasto sepolto con la bocca aperta che affiora. In alto volano aquile e gipeti, mentre nella valle pascolano cavalli e mucche e yak, osservati attentamente da decine di marmotte che sbucano dalle loro tane pronte a rituffarcisi al minimo segnale di pericolo.

Quasi alla fine della strada, si trovano un paio di accampamenti di yurt e, appunto, il caravanserraglio che da il nome all'intera valle.

Ci appare maestoso, con i suoi grossi muri di pietra, in parte restaurati non nel migliore dei modi durante l'epoca sovietica; un solo ingresso, chiuso ora da un cancello che impedisce ai turisti di entrare senza aver prima pagato il biglietto, solertemente venduto da una piccola e giovane donna che sembra materializzarsi dal nulla, lo rende ancora più simile ad una fortezza. In realtà, una volta entrati nel semibuio corridoio centrale, ne cominciamo ad intuire la funzione principale, ovvero quella di offrire spazio a chi passava di qua e aveva bisogno di sostare per uno o più giorni: lungo i lati si apre tutta una serie di stanze di varia grandezza, probabilmente usate per contenere le merci, mentre in fondo si trova una grande sala, sormontata da un soffitto a cupola e circondata da quelli che paiono alloggi e, forse, cucine. Al centro della sala si trova uno spazio per un grande focolare, e alla base delle pareti circorstanti le pietre sono disposte a mo' di panche, dove gli ospiti potevano sedere, conversare, ascoltare musica, mangiare e, ovviamente, mercanteggiare. Opposta all'ingresso, una nicchia più profonda serviva ad ospitare la più importante personalità del luogo, il signore del caravanserraglio, a cui sicuramente tutti rendevano omaggio.

La luce filtrava da dei buchi posti nel tetto e lungo le pareti della cupola, probabilmente chiuse da tessuti chiari che servivano al contempo a tener fuori il vento freddo che sovente spira nella valle. Buchi che, alla bisogna, sarebbero stati ben utili a degli invasori per penetrare all'interno della costruzione, anche in considerazione del fatto che è facile (e noi lo facciamo) salire sul piatto tetto, essendo la parte posteriore della costruzione come incastonata nella collina. Risulta quindi ovvio che non si trattava di una fortezza, perché probabilmente non ve n'era bisogno, ma solo di un rifugio, forse aperto liberamente ai viaggiatori, come alcuni studiosi propongono; o, molto più probabilmente, l'equivalente di un odierno motel, lungo una delle strade più trafficate di quel tempo.

Per noi, che lo visitiamo oggi, Tash Rabat rimane, nella sua solidità e nel suo perfetto isolamento tra le montagne, la testimonianza di un passato che permise ad Oriente ed Occidente di crescere e svilupparsi assieme, seppure ognuno nelle sue specificità.


Commenti

Il giorno 09/09/2017, valentina ha scritto...
Le notti d'Oriente...
un abbraccio V.
Il giorno 21/09/2017, Mariagrazia ha scritto...
http://www.ecovicentino.it/blog/un-vicentino-sulle-orme-marco-polo-3-riposavano-le-carovane/

Lascia un tuo commento

Campi
Bottoni

Informazioni

inserito il 08/09/2017
visualizzato: 1661 volte
commentato: 2 volte
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1440937

Cerca nel diario

Cerca tra i racconti di viaggio pubblicati nel diario di bordo:

Ultime destinazioni

Racconti più recenti

Racconti più letti

Racconti più commentati

Ultimi commenti

Tag del diario di bordo

Aguas Calientes Ajanta Amalfi Amazzonia Ambato Andahuaylillas Angra dos Reis Arequipa Assisi Asunción Aurangabad Baia Mare Balau Lac Bassin Bleu Bassin Zim Bellagio Bishkek Bocas del Toro Bogotà Bologna Bonito Boquete Buenos Aires Buzios Bwindi Cajamarca California Camaguey Campeche Campulung Cancun Cannes canyon del Colca Cap-Haïtien Cartagena Cayo Las Brujas Cernobbio Chaa Creek Chapada Diamantina Chiapa de Corzo Chiavari Chichen Itzà Chichicastenango Chiloe Chivay Cienfuegos Città del Guatemala Città del Messico Cluj Napoca Copacabana Copán Copán Ruinas Costa Azzurra Costiera Amalfitana Cuenca Curitiba Cusco Dubai Dukla Dunhuang Dushanbe El Calafate El Chaltén El Tajin Ellora Entebbe ExPlus Fan Mountains fiume Pacuare fiume Tambopata Florianopolis Foz do Iguaçu GCC Gilroy Goa Granada Grand Circle Guayaquil Hampi Huamachuco Humenne Igoumenitsa Iguaçu Iguazu Ilha Grande India Ingapirca Interlaken Isla Colon Isla del Sol Isla Mujeres Istanbul Jacmel Jaiyuguan JLA Joya de Ceren Kampala Kashgar Khodjent Kibale Koch Kor Kokand Kumkoy La Antigua Guatemala La Havana La Paz lago di Como lago Maggiore lago Nicaragua lago Song-Kol lago Titicaca lago Yojoa lake Mburo Leon Lima Livingston Livorno Londra Lublin Lucca Macerata Machu Picchu Madaba Madrid Madurai Majorda Managua Manaus Mar Nero Margilon Mérida Mesilla Milano Momostenango Monaco Monte Alban Mumbai Murchison Falls Mutianyu Mysore Nashik Road Nice Nyjrbator Oaxaca Old Goa Ometepe Omoa Osh Otavalo Pacaya Palenque Panajachel Panamà Papantla Paratì Patagonia Pechino Pelourinho Península Valdés Petra Pisac Port Au Prince Portoferraio Potosì Poza Rica Pucon Puebla Puerto Madryn Puerto Maldonado Puerto Natales Puerto Piramides Puerto Varas Puno Punta Arenas Quetzaltenango Quito Rang Raqchi Ravello Recanati Reedley Rio de Janeiro Rio Dulce Riobamba Roma Ruse salar Salvador da Bahia Samarcanda San Agustin San Blas San Cristobal de las Casas San Francisco San Francisco El Alto San Ignacio San José San Juan San Marcos La Laguna San Pedro San Pedro de Atacama San Pedro La Laguna Santa Barbara Santa Caterina Santa Clara Santa Elena de Monteverde Santa Margherita Ligure Santiago Santiago Atitlan Santiaguito Sarospatak Sary Tash Seno Otway Sequoia National Park Shobak Sighisoara Sillustani Siloli Sololà Sorrento Stresa Sucre Sud America Sumidero Tambo Machay Targu Mures Tash Rabat Taulabé Tegucigalpa Tiahuanaco Tierra del Fuego Tikal torre di Burana Torres del Paine Transfagarasan Trinidad Trujillo Tucan Travel Turpan Urbino Urumqi USA Ushuaia Uxmal Uyuni Vaduz Vagabondo Valdivia Valle de Elqui Valle di Fergana Valparaiso Veliko Tarnovo Venezia Viejo Palmar Vila do Abraão Viña del Mar Viñales Vize Wild Frontiers Xian Yambol Zamosc Ziwa Rhino Sanctuary