Scendendo verso sud
A Puerto Natales è buio, fuori: finalmente anche il lungo tramonto è cessato, e la notte ha preso il sopravvento. Io siedo nel soggiorno dell'hotel Los Pinos, dove il mio gruppo riposa prima di partire, domattina, per il parco Torres del Paine, dove resteremo alcuni giorni. Dormono tutti, io ancora no, volevo aggiornare i diari (c'è anche quello di Zio Giramondo, mannaggia a quando mi è venuto in mente di crearlo!), ché poi per alcuni giorni sarò abbastanza tagliato fuori da internet.
Siamo scesi lungo il Cile, negli ultimi giorni: prima Pucon, poi Puerto Varas e Chiloe, ora qui in Patagonia, al fresco ma non al gelo (e vorrei pure vedere: è estate, ancora!). Il tour è bello, per quanto io rimanga dell'idea che fermarsi di più a Chiloe non sarebbe male; ma non è per niente facile, perché per quanto il gruppo sia piccolo le camminate fatte e quelle ancora in programma sono tante, e io mi ritrovo con una persona che si stanca ogni cento metri, due che vogliono camminare molto e una quarta che sta un pò nel mezzo... magari poterli accontentare tutti, ci provo lo stesso e poi vedremo quali saranno i risultati.
Il tempo, per il momento, ci ha assistito: a Pucon abbiamo potuto fare un'ottima escursione nel parco Huerquehue, una giornata intera in mezzo a grandi distese di araucaria e di altri maestosi alberi, su sentieri molto curati e ben segnalati (anche se molto in salita, in certi tratti, ed ecco che io ad un certo punto ho dovuto lasciare andare avanti i tre camminatori e fare ritorno - dopo un pò di riposo e di pranzo - con il quarto passeggero). Nessuno ha voluto scalare il vulcano Villarrica, come avevo fatto io in passato, e forse han fatto male, ché come esperienza era stata davvero divertente; ma ognuno sceglie il proprio modo di viaggiare, quindi nulla di male.
Nei pressi del lago Llanquihue, la zona colonizzata da emigranti germanici un paio di secoli fa, abbiamo invece visitato il lago TodosLosSantos con un sole stupendo, e pure il vulcano Osorno ha fatto capolino ogni tanto da dietro le nubi. E nei pressi delle cascate di Petrohue, e più precisamente intorno ad un cespuglio pieno di fiori rosseggianti, abbiamo colto un colibrì ronzare rapidamente mentre succhiava il nettare, anche se a quanto pare nessuno è stato abbastanza rapido da immortalarlo con la macchina fotografica.
Infine, Chiloe: un'escursione fantastica, guidati dal solito Britt che è capace di raccontare (in modo interessante!) 500 anni di storia cilena e sudamericana in una ventina di minuti, e poi passare a descriverti tutti i tipi di anatre che vengono a frequentare le coste di quest'isola enorme (è lunga pià di 250 chilometri). Unico disappunto per me è stato che non c'era spazio sulla barca per andare a vedere i pinguini, quindi me ne sono rimasto a riva mentre i miei passeggeri potevano fare l'escursione; ma li avevo visti l'altra volta, e non penso che siano cambiati tanto :)
Ora, come dicevo, siamo qui nel profondo sud, a cavallo tra Cile ed Argentina, e ci resteremo ancora per un po', prima di proseguire verso la grande Buenos Aires.
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inserito il 03/03/2013
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