Sei qui: i miei viaggi » OltreIlGiardino: un giro del mondo in 800 giorni » Cile » Buona Pasqua da Rapanui!
Buona Pasqua da Rapanui!
Woooow!
E', questo, il commento che mi sentivo fare quando annunciavo la nuova tappa del mio viaggio: l'Isola di Pasqua. Sperduta nell'oceano, a migliaia di chilometri dalla Polinesia Francese (e polinesiana è, quest'isola), e ad altre migliaia di chilometri dal Cile, di cui politicamente fa parte.
Il grosso aereo della Lan Chile ci ha sbarcato ieri mattina alle 11, dopo un volo di 5 ore e a cinque fusi orari di distanza (!), e dopo le formalità doganali io ed una ragazza inglese conosciuta in aeroporto saltiamo nel rimorchio di una delle "pensiones" che ci propongono ospitalità. Il posto è buono, anche se (come scopriró più tardi) i prezzi delle camere non seguono la minima regola: si va molto a fortuna, direi...
Comunque: depositiamo i bagagli, ed andiamo inesplorazione. Prima tappa, la banca: perché l'unico bancomat non accetta la VISA, quindi ritirare denaro dal direttore (senza pistola, per questa volta) è l'unica alternativa al fare mercimonio del proprio corpo sulla pubblica strada. Seconda visita, l'ufficio turistico (sì, lo stesso che non ha mai risposto alle mie richieste di informazioni nei mesi passati...), che si rivela abbastanza utile, e mi svela un segreto: le ragazze cilene non sono delle cozze, come alcuni viaggiatori avevano insinuato. Anzi: sono spesso carine, alcune molto, con una carnagione quasi del colore della mia abbronzatura (gne gne gne!) e un aspetto (ovviamente) latino con tratti polinesiani (al riguardo: sono stato accusato di non aver accennato alla bellezza delle donne polinesiane... perché affermare l'ovvio? Le foto ed i dipinti li hanno visti tutti, io posso solo aggiungere che mi pare che la nuova generazione, forse più mischiata al sangue europeo, sia lievemente più attraente delle ora trentenni o quarantenni).
Fatto ció, camminiamo e camminiamo, nelle poche strade dell'unico centro abitato dell'isola. Chiediamo prezzi per immersioni e per internet, informazioni per il cibo, consigli per le escursioni. Il festival di Rapanui comincia questa sera, e proseguirà per un paio di settimane, ma i "moai", quei gran testoni di pietra che tutti conoscono, sono ovunque, e ovunque ci si arriva a piedi, in bici, in macchina e pure a cavallo (sconsigliano il nuoto, non foss'altro che per gli squali). Una signora cortesissima al mercato artigianale ci fa una dissertazione sugli intagli che si trovano sulla faccia posteriore del moai che gli inglesi han rubato e portato al British Museum (e che, a quanto pare, restituiranno quest'anno), un'altra ci mostra l'antica tecnica della sbucciatura dell'ananasso.
Il tramonto ci coglie impreparati: sono le 21, ed il sole è ancora visibile; dobbiamo prendere un taxi (1,5 euri) per arrivare in tempo alla proiezione del film che ha rireso famosa l'isola (proiezioni in inglese e francese ogni due giorni), e che la mia compagna di viaggio non ha mai visto (per me, rimane bruttino come la prima volta; ma devo ammettere che essere qui lo rende leggermente più coinvolgente).
Prima di crollare per il sonno, facciamo a tempo a mangiar qualcosa e a sbirciare la vita notturna e ballereccia dell'isola... ma è solo un'assaggio.
E', questo, il commento che mi sentivo fare quando annunciavo la nuova tappa del mio viaggio: l'Isola di Pasqua. Sperduta nell'oceano, a migliaia di chilometri dalla Polinesia Francese (e polinesiana è, quest'isola), e ad altre migliaia di chilometri dal Cile, di cui politicamente fa parte.
Il grosso aereo della Lan Chile ci ha sbarcato ieri mattina alle 11, dopo un volo di 5 ore e a cinque fusi orari di distanza (!), e dopo le formalità doganali io ed una ragazza inglese conosciuta in aeroporto saltiamo nel rimorchio di una delle "pensiones" che ci propongono ospitalità. Il posto è buono, anche se (come scopriró più tardi) i prezzi delle camere non seguono la minima regola: si va molto a fortuna, direi...
Comunque: depositiamo i bagagli, ed andiamo inesplorazione. Prima tappa, la banca: perché l'unico bancomat non accetta la VISA, quindi ritirare denaro dal direttore (senza pistola, per questa volta) è l'unica alternativa al fare mercimonio del proprio corpo sulla pubblica strada. Seconda visita, l'ufficio turistico (sì, lo stesso che non ha mai risposto alle mie richieste di informazioni nei mesi passati...), che si rivela abbastanza utile, e mi svela un segreto: le ragazze cilene non sono delle cozze, come alcuni viaggiatori avevano insinuato. Anzi: sono spesso carine, alcune molto, con una carnagione quasi del colore della mia abbronzatura (gne gne gne!) e un aspetto (ovviamente) latino con tratti polinesiani (al riguardo: sono stato accusato di non aver accennato alla bellezza delle donne polinesiane... perché affermare l'ovvio? Le foto ed i dipinti li hanno visti tutti, io posso solo aggiungere che mi pare che la nuova generazione, forse più mischiata al sangue europeo, sia lievemente più attraente delle ora trentenni o quarantenni).
Fatto ció, camminiamo e camminiamo, nelle poche strade dell'unico centro abitato dell'isola. Chiediamo prezzi per immersioni e per internet, informazioni per il cibo, consigli per le escursioni. Il festival di Rapanui comincia questa sera, e proseguirà per un paio di settimane, ma i "moai", quei gran testoni di pietra che tutti conoscono, sono ovunque, e ovunque ci si arriva a piedi, in bici, in macchina e pure a cavallo (sconsigliano il nuoto, non foss'altro che per gli squali). Una signora cortesissima al mercato artigianale ci fa una dissertazione sugli intagli che si trovano sulla faccia posteriore del moai che gli inglesi han rubato e portato al British Museum (e che, a quanto pare, restituiranno quest'anno), un'altra ci mostra l'antica tecnica della sbucciatura dell'ananasso.
Il tramonto ci coglie impreparati: sono le 21, ed il sole è ancora visibile; dobbiamo prendere un taxi (1,5 euri) per arrivare in tempo alla proiezione del film che ha rireso famosa l'isola (proiezioni in inglese e francese ogni due giorni), e che la mia compagna di viaggio non ha mai visto (per me, rimane bruttino come la prima volta; ma devo ammettere che essere qui lo rende leggermente più coinvolgente).
Prima di crollare per il sonno, facciamo a tempo a mangiar qualcosa e a sbirciare la vita notturna e ballereccia dell'isola... ma è solo un'assaggio.
Racconti che potrebbero interessarti
Commenti
Il giorno 29/01/2005, Mirella ha scritto...
Lascia un tuo commento
Informazioni
inserito il 28/01/2005
visualizzato: 3365 volte
commentato: 2 volte
totale racconti: 562
totale visualizzazioni: 1428165
Cerca nel diario
Cerca tra i racconti di viaggio pubblicati nel diario di bordo:
Ultime destinazioni
Racconti più recenti
- Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Ponti e isole che compaiono dalla nebbia
- Chi l'ha (il) visto?
- Incontri d'anime grandi e piccole in India
- Hampi, imprevisto del percorso
Racconti più letti
- Storie di corna
- La mafia del fiore rosso
- Pulau Penang, ultima tappa
- I 5 sensi
- In missione per conto di Io
Racconti più commentati
- E dagli col tecnico berico dal cuore spezzato... (15)
- In missione per conto di Io (14)
- Sono zia!!! (12)
- 4 righe da Tumbes (10)
- Aspettando il puma (ed il condor, e il guanaco) (10)
Ultimi commenti
- massielena su Sequoie secolari e vite corte come fiammiferi accesi
- Mariagrazia su Fare le cose in grande
- Mariagrazia su Grandi masse rosse
- Massielena su Fare le cose in grande
- Daniele su Fare le cose in grande
Tag del diario di bordo
Aguas Calientes
Ajanta
Amalfi
Amazzonia
Ambato
Andahuaylillas
Angra dos Reis
Arequipa
Assisi
Asunción
Aurangabad
Baia Mare
Balau Lac
Bassin Bleu
Bassin Zim
Bellagio
Bishkek
Bocas del Toro
Bogotà
Bologna
Bonito
Boquete
Buenos Aires
Buzios
Bwindi
Cajamarca
California
Camaguey
Campeche
Campulung
Cancun
Cannes
canyon del Colca
Cap-Haïtien
Cartagena
Cayo Las Brujas
Cernobbio
Chaa Creek
Chapada Diamantina
Chiapa de Corzo
Chiavari
Chichen Itzà
Chichicastenango
Chiloe
Chivay
Cienfuegos
Città del Guatemala
Città del Messico
Cluj Napoca
Copacabana
Copán
Copán Ruinas
Costa Azzurra
Costiera Amalfitana
Cuenca
Curitiba
Cusco
Dubai
Dukla
Dunhuang
Dushanbe
El Calafate
El Chaltén
El Tajin
Ellora
Entebbe
ExPlus
Fan Mountains
fiume Pacuare
fiume Tambopata
Florianopolis
Foz do Iguaçu
GCC
Gilroy
Goa
Granada
Grand Circle
Guayaquil
Hampi
Huamachuco
Humenne
Igoumenitsa
Iguaçu
Iguazu
Ilha Grande
India
Ingapirca
Interlaken
Isla Colon
Isla del Sol
Isla Mujeres
Istanbul
Jacmel
Jaiyuguan
JLA
Joya de Ceren
Kampala
Kashgar
Khodjent
Kibale
Koch Kor
Kokand
Kumkoy
La Antigua Guatemala
La Havana
La Paz
lago di Como
lago Maggiore
lago Nicaragua
lago Song-Kol
lago Titicaca
lago Yojoa
lake Mburo
Leon
Lima
Livingston
Livorno
Londra
Lublin
Lucca
Macerata
Machu Picchu
Madaba
Madrid
Madurai
Majorda
Managua
Manaus
Mar Nero
Margilon
Mérida
Mesilla
Milano
Momostenango
Monaco
Monte Alban
Mumbai
Murchison Falls
Mutianyu
Mysore
Nashik Road
Nice
Nyjrbator
Oaxaca
Old Goa
Ometepe
Omoa
Osh
Otavalo
Pacaya
Palenque
Panajachel
Panamà
Papantla
Paratì
Patagonia
Pechino
Pelourinho
Península Valdés
Petra
Pisac
Port Au Prince
Portoferraio
Potosì
Poza Rica
Pucon
Puebla
Puerto Madryn
Puerto Maldonado
Puerto Natales
Puerto Piramides
Puerto Varas
Puno
Punta Arenas
Quetzaltenango
Quito
Rang
Raqchi
Ravello
Recanati
Reedley
Rio de Janeiro
Rio Dulce
Riobamba
Roma
Ruse
salar
Salvador da Bahia
Samarcanda
San Agustin
San Blas
San Cristobal de las Casas
San Francisco
San Francisco El Alto
San Ignacio
San José
San Juan
San Marcos La Laguna
San Pedro
San Pedro de Atacama
San Pedro La Laguna
Santa Barbara
Santa Caterina
Santa Clara
Santa Elena de Monteverde
Santa Margherita Ligure
Santiago
Santiago Atitlan
Santiaguito
Sarospatak
Sary Tash
Seno Otway
Sequoia National Park
Shobak
Sighisoara
Sillustani
Siloli
Sololà
Sorrento
Stresa
Sucre
Sud America
Sumidero
Tambo Machay
Targu Mures
Tash Rabat
Taulabé
Tegucigalpa
Tiahuanaco
Tierra del Fuego
Tikal
torre di Burana
Torres del Paine
Transfagarasan
Trinidad
Trujillo
Tucan Travel
Turpan
Urbino
Urumqi
USA
Ushuaia
Uxmal
Uyuni
Vaduz
Vagabondo
Valdivia
Valle de Elqui
Valle di Fergana
Valparaiso
Veliko Tarnovo
Venezia
Viejo Palmar
Vila do Abraão
Viña del Mar
Viñales
Vize
Wild Frontiers
Xian
Yambol
Zamosc
Ziwa Rhino Sanctuary