Non è difficile: basta alzarsi presto! E così, raggiungo di nuovo la zona del Sumo, e nella seconda palestra che incontro mi lasciano entrare a vedere gli allenamenti. Una ventina di ragazzi ed uomini molto in carne, nudi se non per la cintura che gli copre le pudenda, si scaldano spingendosi a turno, dando grandi manate ad un tronco ed assumendo le tipiche pose con bocche digrignanti. Poi, comincia il bello: singoli combattimenti, che durano solitamente 10 secondi, in cui lo scopo è quello di buttare l'avversario fuori dal cerchio disegnato sul terreno o di fargli toccare terra con qualsiasi parte che non siano i piedi; la forza serve, ma anche la massa di lardo e muscoli he portano addosso ha la sua bella utilità... e, poi, questi menano davvero, anche se non per farsi del male; ne potete avere una prova se vi guardate i filmati che ho inserito nella sezione video.
Dopo il Sumo, vado al parco Ueno, dove le uniche note interessanti sono un'esposizione su Guerre Stellari che c'è al museo di scienze (ma non so se ci andrò, costa molto e c'è una marea di gente... controllerò sul web stasera se è interessante), l'enorme balena azzurra che si tuffa nel giardino antistante e le copie ingrandite della Porta dell'Inferno e del Pensatore di Rodin (fiuu... per un momento ho temuto che quelli che Federica ed io vedemmo a Parigi non fossero autentici...). Il parco Ueno è pure un altro dei punti dove centinaia di senza tetto costruiscono i loro rifugi, e dove adolescenti di tutti i tipi si addestrano in passi di danza al suono di canzoni di Michael Jackson.
Il resto della giornata, cioè il pomeriggio, lo passo a caccia di souvenir: devo infatti spedire un pò di roba a casa, quindi mi conviene approfittare dell'occasione e fare un bel paccone. Trovo un pò di tutto, intorno a Ueno e di nuovo vicino a Shibuya, ma mi mancano ancora dei pezzi; riproverò il 6 o il 7 (domani qui è festa nazionale).