I 5 sensi
Mi si chiede di parlare delle sensazione provate sull’isola... vediamo un po’:
- GUSTO
I cibi sono speziati, molto spesso troppo (se addenti la cosa sbagliata la bocca ti va in fiamme, e hai voglia di bere poi); piatti principali sono riso & curry con mille ingredienti da mischiare assieme (carni, verdure, salsine), gli hopper (tipo omelette, ma sagomate a forma di scodella, da mangiare da sole o con salse), tante cose fritte di cui non ricordo il nome; la prassi vorrebbe che il cibo venga mischiato e mangiato con le mani (anzi, la mano destra), ma molti usano le posate occidentali. I succhi di frutta (papaya, mango, ananas) sono deliziosi, mentre i gelati tendono a squagliarsi mentre stai ancora pagando il gelataio.
- ODORATO
Sorvolo sulle deliziose orchidee annusate a Kandy, e devo dire che l’odore che pi� mi resta dentro ora (oltre al mio immancabile sudore!) � quello del cibo in putrefazione: viene gettato in ogni dove, specie nei vicoletti, e i corvi non fanno a tempo a portarselo via prima che cominci a fermentare.
- VISTA
Molte sono le cose: le stelle cos� strane e differenti, gli animali che prima avevo visto solo allo zoo o grazie a Pierino Angela, i sorrisi di molte persone che si stupiscono di vedere un non cingalese dalle loro parti (si vede che i circuiti del turismo sono ben delineati), l’incredibile quantit� di tuk tuk (veicoli a tre ruote) che ti aspettano ad ogni angolo di strada per portarti ovunque, i colori sgargianti dei monaci che si contrappongono cos� tanto al serio nero dei nostri preti, i cani di una sola razza (ad importare barboncini, qua, si potrebbe fare soldi), i militari ed i posti di blocco su molte strade anche del sud, pochi accattoni ma tanta gente che vive ad un livello bassissimo e che si industria in ogni modo per sopravvivere.
- TATTO
I maschi qua camminano spesso tenendosi per mano, � un gesto di amicizia senza nessun’altro risvolto; anzi, direi che il contatto anche tra persone che semplicemente conversano � molto frequente, e sembra quasi un modo per aumentare la superficie di ’contatt� non limitandola all’interazione vocale; il guscio duro delle tartarughe, e le mani morbide delle scimmie; la sensazione del riso sbrodoloso sulle dita, mentre lo porti alla bocca.
- UDITO
Il continuo suonare dei clacson, per i motivi pi� disparati (attirare l’attenzione di un possibile cliente, salutare un amico, mandare a quel paese un’altro guidatore); la voce dei muezzin alle 5 del mattino (come oggi a Galle), che vorresti tirargli dietro una scimitarra; il modo in cui si chiamano tra di loro, identico al suono che noi in Italia emettiamo per richiamare l’attenzione dei gatti; le frasi standard, come ’hello’ e ’ueriufrom’, che come ho potuto verificare non sottointendono la bench� minima conoscenza della lingua inglese ma sono solo ripetute a mo’ di merlo indiano.
Finisco con qualche nota economica, giusto per darvi qualche idea (come dice il mio amico Romano, ci sono dei ben precisi riferimenti economici nel mondo):
- chicken menu McDonald (che non ho mangiato): 1,6 euri
- corsa in pullman espresso da Galle a Colombo, 3 ore per fare circa 90 km: 0,7 euri
- cena superabbondante in un ristorante di Tangalla (ho voluto sprecarmi): 4,2 euri
- pernottamento all’Olde Empire Hotel di Kandy, camera singola, bagno in comune: 3,6 euri
Alla fine, ho speso 205 euri e 5 dollari, in due settimane; ma con un po’ di esercizio potr� fare di meglio ;-)
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inserito il 05/07/2003
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