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Titanic Jones ed il tempio STUPAfacente
Il rapporto tra Federica e me naviga in cattive acque. Anzi, diciamo pure che in confronto la situazione del Titanic dopo l'incontro con l'iceberg era sicuramente migliore. Come per l'Inaffondabile, un minuto prima sembrava tutto a posto ("[...] il Capitano dice al mozzo di bordo 'Signor mozzo io non vedo niente, c'è solo un pò di nebbia che annuncia il sole... andiamo avanti tranquillamente'), ed un minuto dopo ci sono le pinne dei pescicani che cominciano ad avvicinarsi... :-(
Lo dico non per offrire materiale alla vostra curiosità (lascio la dietrologia ai consultatori di Novella 3000, e la recriminazioni solo alla succitata e al sottoscritto), ma solo per analizzare uno degli effetti collaterali della cosa (che ha a che fare con il mio viaggio, e quindi con questo diario): l'apatia.
Da alcuni giorni, ovviamente, la mia testa è occupata da tutt'altre cose che l'organizzazione della sopravvivenza turistica (o viaggiatoria) in ambiente ostile. Oggi, direi che ho toccato il fondo: volevo andare a vedere il tempio di Borobudur (di cui forse parlerò più sotto), e aggiungere qualche altro punto caratteristico di Yogya (hei, mi viene in mente ora che magari c'è pure una Bubua, da qualche parte!). Solo che ho toppato fin dall'inizio, non controllando la LP e trovandomi davanti ad un museo interessantissimo nel suo giorno di chiusura (fa niente, son riuscito cmq a vedere una fabbrica di marionette per il teatro delle ombre, erano bellissime e fatte davvero bene e costavano 'solò tra i 75 ed i 150 euri). Sono andato a cercare l'ufficio postale per informarmi sulle tariffe di spedizione, ed ho girato in tondo per tre isolati prima di trovarlo. Mi sono avventurato nel mercato dell'artigianato e, passandovi come uno zombie al sole, non solo non vi ho trovato niente di interessante, ma ho pure ringhiato ad un pò di gente che scocciava ad un livello di guardia (li ha salvati il fatto che ho trovato una panetteria dove fanno i ventaglietti e le lingue di gatto... Incredibile, qui!). Ho pranzato in un KFC per non voler trovare un normale banco di cibo, e ho tirato tanto per le lunghe che, quando sono arrivato a Borobudur col bus pubblico, mi rimaneva solo un'ora e mezza prima della chiusura. Ho recuperato una guida a prezzo stracciatissimo (credo perché ero l'ultima possibilità della giornata), ed ho visto il tempio in un'ora e quindici minuti; poi, per andare a vederne un altro, ho saltato il museo, e ho perso l'ultimo bus per tornare. Risultato: bus + minibus ad un costo doppio, arrivando a spendere quasi quanto con la gita organizzata. Mi sono fermato a mangiare in un delizioso ed economico ristorantino scoperto ieri, e poi mi sono immerso in piscina (l'acqua è più calda, di sera) a guardare le sedie a sdraio nel buio notturno... Ed ora sono qui, a digitare... Interessante, no?
Per la cronaca: Borobudur è il più grande stupa (cioè, tempio buddista pieno, nel senso che non è accessibile all'interno in quanto costruito su di una montagna ricoperta - durante l'ultimo restauro, quando è stato smontato pietra per pietra, da una delicata pastella di cemento per impedirne lo sprofondamento) esistente al mondo. Si sviluppa come una piramide su dieci piani, i primi 6 dei quali a pianta quadrata (i primi due rappresentano l'esistenza delle immagini, mentre gli altri quattro quelli della ricerca dell'essenza delle cose), altri 3 a pianta circolare (l'essenza delle cose, e la tensione verso il Nirvana) ed un cupolotto enorme che rappresenta il Nirvana. Il tutto condito da centinaia di statue del Buddha in 6 posizioni diverse, e da cupolotti cavi contenenti altre statue. I cupolotti, in particolare, sui piani 7 ed 8 hanno fori romboidali, per indicare un equilibrio instabile, mentre al piano 9 hanno fori quadrati (equilibrio stabile); il cupolotto del decimo piano è senza fori, ad indicare la perfezione. Vi invito a visitare per benino il sito http://www.bananiele.it/java/jav2.htm per maggiori delucidazioni e per ottime foto. Belle cartoline anche all'indirizzo http://www.sacredsites.com/1st30/borobudu.html , e credo possiate trovare qualcosa anche nel sito ufficiale http://www.borobudurpark.com
Lo dico non per offrire materiale alla vostra curiosità (lascio la dietrologia ai consultatori di Novella 3000, e la recriminazioni solo alla succitata e al sottoscritto), ma solo per analizzare uno degli effetti collaterali della cosa (che ha a che fare con il mio viaggio, e quindi con questo diario): l'apatia.
Da alcuni giorni, ovviamente, la mia testa è occupata da tutt'altre cose che l'organizzazione della sopravvivenza turistica (o viaggiatoria) in ambiente ostile. Oggi, direi che ho toccato il fondo: volevo andare a vedere il tempio di Borobudur (di cui forse parlerò più sotto), e aggiungere qualche altro punto caratteristico di Yogya (hei, mi viene in mente ora che magari c'è pure una Bubua, da qualche parte!). Solo che ho toppato fin dall'inizio, non controllando la LP e trovandomi davanti ad un museo interessantissimo nel suo giorno di chiusura (fa niente, son riuscito cmq a vedere una fabbrica di marionette per il teatro delle ombre, erano bellissime e fatte davvero bene e costavano 'solò tra i 75 ed i 150 euri). Sono andato a cercare l'ufficio postale per informarmi sulle tariffe di spedizione, ed ho girato in tondo per tre isolati prima di trovarlo. Mi sono avventurato nel mercato dell'artigianato e, passandovi come uno zombie al sole, non solo non vi ho trovato niente di interessante, ma ho pure ringhiato ad un pò di gente che scocciava ad un livello di guardia (li ha salvati il fatto che ho trovato una panetteria dove fanno i ventaglietti e le lingue di gatto... Incredibile, qui!). Ho pranzato in un KFC per non voler trovare un normale banco di cibo, e ho tirato tanto per le lunghe che, quando sono arrivato a Borobudur col bus pubblico, mi rimaneva solo un'ora e mezza prima della chiusura. Ho recuperato una guida a prezzo stracciatissimo (credo perché ero l'ultima possibilità della giornata), ed ho visto il tempio in un'ora e quindici minuti; poi, per andare a vederne un altro, ho saltato il museo, e ho perso l'ultimo bus per tornare. Risultato: bus + minibus ad un costo doppio, arrivando a spendere quasi quanto con la gita organizzata. Mi sono fermato a mangiare in un delizioso ed economico ristorantino scoperto ieri, e poi mi sono immerso in piscina (l'acqua è più calda, di sera) a guardare le sedie a sdraio nel buio notturno... Ed ora sono qui, a digitare... Interessante, no?
Per la cronaca: Borobudur è il più grande stupa (cioè, tempio buddista pieno, nel senso che non è accessibile all'interno in quanto costruito su di una montagna ricoperta - durante l'ultimo restauro, quando è stato smontato pietra per pietra, da una delicata pastella di cemento per impedirne lo sprofondamento) esistente al mondo. Si sviluppa come una piramide su dieci piani, i primi 6 dei quali a pianta quadrata (i primi due rappresentano l'esistenza delle immagini, mentre gli altri quattro quelli della ricerca dell'essenza delle cose), altri 3 a pianta circolare (l'essenza delle cose, e la tensione verso il Nirvana) ed un cupolotto enorme che rappresenta il Nirvana. Il tutto condito da centinaia di statue del Buddha in 6 posizioni diverse, e da cupolotti cavi contenenti altre statue. I cupolotti, in particolare, sui piani 7 ed 8 hanno fori romboidali, per indicare un equilibrio instabile, mentre al piano 9 hanno fori quadrati (equilibrio stabile); il cupolotto del decimo piano è senza fori, ad indicare la perfezione. Vi invito a visitare per benino il sito http://www.bananiele.it/java/jav2.htm per maggiori delucidazioni e per ottime foto. Belle cartoline anche all'indirizzo http://www.sacredsites.com/1st30/borobudu.html , e credo possiate trovare qualcosa anche nel sito ufficiale http://www.borobudurpark.com
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inserito il 20/10/2003
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