Altri due giorni son passati in riva al lago, con noi che noleggiamo motorini ed andiamo fino alle sorgenti termali sui bordi del cratere (non ci posso credere: il finlandese dice che l'acqua è troppo calda, per lui che si fa le saune a 60 gradi!), ed a vedere le sedie di pietra su cui i capi delle locali tribù Batak sedevano in gran consiglio per decidere della sorte dei condannati (che, solitamente, venivano poi decapitati... quando si dice 'cuore di pietrà).
Kevin il tedesco ci convince ad andare di sera in un pub, dove lui si lancia in una sfrenata danza con l'hola-hoop per ammaliare la bella di turno, e noi cerchiamo di parlare superare il tremendo suono che esce dagli altoparlanti... via, via, fuggiamo via!

E così ieri siamo tornati in traghetto a Parapat, da dove io avrei dovuto partire per Sibolga e poi per Pulau Nias e lui per Bukittingi... ma c'è sempre un ma, e la sfiga colpisce un pò ovunque: il mio minibus si rompe prima di prelevarmi, e sene accorgono talmente in ritardo che l'unica alternativa a passare una notte a Parapat è quella di prendere il bus per Bukittingi, e il suo si rompe pure e la sua unica alternativa è di prendere quello seguente, stessa destinazione ma molto più lussuoso... risultato: lui arriva 20 minuti prima di me nello stesso posto, io con quattro fiorentini e i due olandesi e lui con un altro inglese. Ovviamente, siamo in pensioni diverse, ma altrettanto ovviamente riusciamo ad incontrarci e andiamo insieme a vedere il combattimento dei tori: trattasi di sport tendenzialmente incruento, in cui due bufaloni cercano di spingersi a vicenda con le teste a corna incrociate, e chi cede per primo perde; niente sangue, tranne quello che esce dalle tasche degli scommettitori che hanno perso i loro denari (lo spettacolo è finanziato dagli spettatori stessi, attraverso il biglietto d'ingresso). Peccato, nessuno è stato incornato dal bufalo imbufalito per aver perso...

In serata, musiche e danze locali, uno spettacolo davvero bello (non come quello tendenzialmente noioso che ci eravamo sorbiti al lago Toba): colori, suoni, coreografie ben fatte e suspence (quando il ballerino salta sui cocci rotti dei piatti sparsi per terra!).

Per domani è prevista un'escursione nei dintorni, con visite a villaggi e tribù e laghetti, mentre per lunedì pensavo di andare a vedermi la Rafflesia (il fiore più grande del mondo) e magari a calpestare la linea dell'Equatore (eh sì, perché ora sono nell'altro emisfero, anche se di poco).